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L'indagine

Piemonte, raccolta differenziata al 68,9%: tutte le province sopra il 65%

Piemonte raggiunge il 68,9% di raccolta differenziata, cinque province oltre il 70% ma le grandi città frenano la riduzione verso l'obiettivo sotto i 159 kg/ab

Piemonte, raccolta differenziata al 68,9%: tutte le province sopra il 65%

La gestione dei rifiuti in Piemonte registra un nuovo significativo passo avanti. Nel 2024, la percentuale di raccolta differenziata (RD) ha raggiunto il 68,9%, segnando un incremento di un punto percentuale rispetto all'anno precedente. Un risultato che consolida la leadership della regione nel panorama nazionale e che vede tutte le province centrare l'obiettivo del 65%.

“Superare il 68% è un risultato importante, frutto dell’impegno di amministrazioni, consorzi e soprattutto dei cittadini”, ha commentato l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati.

La performance ambientale della regione mostra eccellenze e margini di miglioramento. Cinque province – Vercelli, Cuneo, Biella, Verbano-Cusio-Ossola e Novara – hanno già superato la soglia del 70%, obiettivo che il piano piemontese fissa a livello generale per il 2025. Per la prima volta, la Città Metropolitana di Torino raggiunge complessivamente il 65% di RD, performando sopra la media degli enti di pari livello. Sebbene la media piemontese si attesti a 163 kg di RUR pro capite, ossia la frazione di rifiuti che rimane dopo che sono state separate tutte le frazioni differenziabili, un chilo in più rispetto al 2023. Alcuni territori mostrano risultati eccezionali, Novara è la provincia più virtuosa, con soli 102 kg/ab di rifiuto residuo, già in linea con l'obiettivo regionale 2025 (126 kg/ab). Fanno eccezione, non centrando il riferimento 2024 di 159 kg/ab, le province di Alessandria e la Città metropolitana di Torino (182 kg/ab).

La differenza la fanno i consorzi e i piccoli centri. Diciannove consorzi su 21 superano il 65% di raccolta differenziata, con il Medio Novarese e il Chierese in testa con l'84%.

È evidente quanto i grandi centri urbani incidano sulla media negativa: nel Consorzio Alessandrino, l’esclusione di Alessandria città (49,8% di RD) e Valenza (43,9%) farebbe balzare la percentuale consortile all’81,8%.

A livello comunale, i comuni sopra il 65% sono saliti a 792 (pari al 67% della popolazione), ma la grande maggioranza (86%) dei comuni più virtuosi ha meno di 5.000 abitanti, a dimostrazione di quanto il porta a porta e la prossimità dei servizi siano fondamentali.

La Regione Piemonte è determinata a sostenere l’accelerazione dei risultati, in particolare per la riduzione del rifiuto residuo medio regionale da 163 a sotto 159 kg/ab e per il miglioramento nelle aree urbane complesse.

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