Torino tra cantieri e futuro: 306 milioni per periferie, Lo Russo: "Le stesse cifre delle Olimpiadi"

Tempo di bilanci. Anzi, di "riflessioni sul futuro". È questo il tema dell'incontro di stamattina, mercoledì 10 dicembre, organizzato alle Ogr dalla città di Torino. "Sviluppo, coesione, sostenibilità, cura", sono stati i macro-temi, accompagnati da tanti, pomposi, numeri.

La Lega “tende la mano” a Lo Russo: «Tempi certi e meno burocrazia. Così il piano regolatore si approva entro il 2026»

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Prg di Torino verso la svolta: la Lega propone di modificare il CresciPiemonte per introdurre tempi certi (210 giorni), sbloccare il piano e semplificare regole per imprese, commerci e albergatori

Quasi 20 milioni investiti nelle biblioteche cittadine. Quarantasei nell'edilizia residenziale pubblica. Diciannove nei mercati cittadini: uno su tutti Porta Palazzo. Ben 58 per la riqualificazione del suolo urbano. Ergo: buche e simili che tanto gravano sulla mobilità quotidiana dei cittadini. Col generoso aiuto di 34 milioni da parte di Fondazione Crt. Un complessivo di circa 306 milioni investiti nelle periferie della città. "Più o meno quanto speso per le Olimpiadi del 2006", racconta il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. Ci sono poi i circa 51 chilometri di pista ciclabile. Le piscine riqualificate. Gli impianti sportivi, le scuole, i parchi (come il Valentino), il ripristino della navigabilità del Po. Il progetto Aurora-Berriera da 26 milioni, che per le periferie Nord della città si immagina una spina di arte e verde. Più che una città, insomma, quella presentata oggi sembra quasi un maxi-cantiere, con gran parte dei lavori ultimati proprio entro il prossimo anno. Uno su tutti? La pedonalizzazione di via Roma.
Tra le novità, invece, i primi lavori preparativi per la Linea Metro 2, con la bonifica in corso del Trincerone di via Sempione/Gottardo.

La M2 che ricuce la ferita del Trincerone: da UniTo e PoliTo a San Giovanni Bosco e Porta Nuova, con Museo del Risorgimento, Biblioteca Nazionale e Mole Antonelliana

Linea M2: la promessa di collegare UniTo e PoliTo, l'ospedale San Giovanni Bosco, Porta Nuova e i grandi poli culturali (Museo del Risorgimento, Biblioteca Nazionale, Mole Antonelliana), ricucendo il Trincerone di via Saint Bon — dalla discarica e dai bivacchi dei senzatetto fino al recente rifugio di cinghiali, tra bonifiche, ritardi e incertezze.

E' questo il quadro presentato dalla Giunta Lo Russo per l'occasione. Attraverso un percorso che ha messo al centro i giovani. "Cosa volete fare da grandi? Torino ha bisogno di voi. Volete viaggiare? Bene, c'è tanto da vedere fuori, ma poi tornate però." Sono state alcune delle domande rivolte agli allievi delle scuole torinesi da parte degli assessori. E infatti stamattina la sala delle ex Officine Grandi Ricambi era gremita di giovani. A loro è stato chiesto attraverso un gioco interattivo di scegliere dove allocare le risorse cittadine. La risposta preponderante? Mobilità. E infatti "garantire gli stessi servizi" è parte della ricetta della Giunta per ricucire le periferie col centro.
Il resto potrà essere fatto dopo l'approvazione del nuovo Piano regolatore torinese (in Giunta la prossima settimana), che nel suo pensare una città multicentrica, porterà tutti i servizi entro 15 minuti dai residenti e che, grazie alla mano tesa dalla Lega che proporrà un emendamento al Cresci Piemonte, potrebbe anticipare il target al prossimo anno.