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Il progetto

Metro 2: vent'anni di continui rinvii: il sogno di Barriera che non parte mai

La promessa di collegare UniTo e PoliTo, l'ospedale San Giovanni Bosco, Porta Nuova e i grandi poli culturali (Museo del Risorgimento, Biblioteca Nazionale, Mole Antonelliana), ricucendo il Trincerone di via Saint Bon: il progetto aspetta ancora la gara del via

Metro 2, i cantieri in ritardo ora fanno slittare anche la bonifica

Metro 2, i cantieri in ritardo ora fanno slittare anche la bonifica

Collegare due poli universitari (UniTo e PoliTo), un ospedale (San Giovanni Bosco), un interscambio con la stazione ferroviaria e metropolitana (Porta Nuova) e ben tre poli museali: Museo del Risorgimento, Biblioteca Nazionale, Mole Antonelliana. Il tutto ricucendo la ferita urbana del Trincerone di via Saint Bon, nel tempo diventata discarica abusiva, ritrovo di senzatetto, ma anche - negli ultimi mesi - rifugio di cinghiali.

Era questa la grande promessa del progetto linea Metropolitana 2: 28 chilometri, 32 fermate da Mirafiori a Barriera, dal valore complessivo di 5 miliardi di euro. Quando? Ad una delle sue primissime presentazioni in commissione Trasporti da parte di Systra, aggiudicataria del bando per la realizzazione del progetto preliminare, l'inizio dei lavori doveva essere il 2022. La durata: 7 anni e 7 mesi, solo per il primo lotto. Arrotondando pure per eccesso il 2030.

Quale la speranza di poterla vedere finita oggi? Almeno il 2033, ma solo per il primo Lotto. Del resto non v'è certezza. È di poco meno di tre settimane fa, infatti, l'ultimo aggiornamento da parte dell'amministratore delegato di InfraTo (la società del Comune di Torino che gestisce le infrastrutture cittadine, tra cui la Metro 1, anch'essa in ritardo) ai microfoni di ToRadio, di concerto con il primo cittadino di Torino Stefano Lo Russo. "Entro due settimane sarà indetta la gara per la scelta dei treni e del sistema tecnologico, una gara internazionale da 500 milioni di euro", aveva detto, anche se oggi ancora non c'è stata alcuna ufficialità. E anche se per l'ultimo Lotto, che va dal Politecnico a strada del Drosso (Mirafiori Sud) non ci sono ancora risorse (occorrono altri 2,4 miliardi circa).

La prima gara, così, ha continuato a slittare in avanti, anno dopo anno.

Dal 2019, infatti, il primo grosso impasse è stata la congiuntura Covid - guerra in Ucraina: che avrebbe determinato un caro materiali tale da far balzare in avanti la gara a marzo 2023, come dichiarato a novembre 2022 da InfraTo. Poi un nuovo salto a settembre 2023: gara entro il primo trimestre 2024; inizio dei lavori nel primo trimestre 2025. A gennaio dell'anno scorso l'inizio dei lavori era previsto nel secondo semestre 2025. A luglio nuovo riaggiornamento: caro materiali del 36% e necessità di "razionalizzare" l'opera, per scongiurarne il flop. Con la proposta commissariale al Governo: la parzializzazione temporanea del tracciato Rebaudengo–Politecnico con definizione del lotto funzionale Rebaudengo–Porta Nuova e l'acquisto di due treni in meno in virtù della riduzione del tracciato e l'accorpamento delle stazioni Corelli e Cimarosa (quelle che dovrebbero passare sul Trincerone).

A fine 2024 la gara era slittata ad aprile 2025. Un anno dopo a fine 2025. L'inizio dei lavori? Adesso è difficile dirlo. A rigor di logica, stando ai range in passato previsti tra gara e inizio dei lavori, non prima di fine 2026. Con attivazione della prima tratta per il 2033. E un ritardo incassato di almeno tre anni.

"È almeno dal 2002 che sentiamo parlare della M2, mentre nello stesso periodo a Milano hanno aperto ben due nuove linee. La pulizia del trincerone è positiva, ma bisogna accelerare con l'avvio del cantiere", dichiara il segretario cittadino di Italia Viva Davide Neku. Bisognerà aspettare però almeno il 2008 per una prima manifestazione di interesse al progetto; il dicembre 2014 per una prima delibera della Città di Torino (allora Giunta Piero Fassino) per uno studio del progetto attuativo. Altri tre anni (metà 2017) per l'affidamento del progetto preliminare. Infine il febbraio 2020 per l'approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica.

E oggi, dopo quasi sei anni, un primo fioco segnale sono i lavori di pulizia in corso nel Trincerone. "Il disboscamento e la bonifica", previsti per l'inizio del prossimo anno, aveva annunciato qualche settimana fa l'assessore all'Urbanistica Paolo Mazzoleni, su interpellanza del vicecapogruppo FI Domenico Garcea. "Chiediamo una data certa e un cronoprogramma. Dopo anni di attesa qualcosa di muove davvero. Un primo passo concreto verso la Linea 2 e la rinascita di Barriera. I quartieri meritano dignità, sicurezza e veri collegamenti con il resto della città".

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