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Uno studio di fattibilità per via Po pedonale. «Decideremo con i residenti»

Annunciati in Circoscrizione i passaggi che porteranno alla decisione finale

Via Po chiusa al traffico: uno scenario insolito che potrebbe diventare la normalità

Via Po chiusa al traffico: uno scenario insolito che potrebbe diventare la normalità

Uno studio di fattibilità per valutare se via Po, proprio come via Roma, potrà essere chiusa al traffico e diventare una strada riservata ai pedoni.

Il Comune non accantona l’idea di pedonalizzare una delle principali arterie dello shopping torinese e studia i prossimi passi. Passi esplicitati dall’assessore alla Mobilità e trasporti, Chiara Foglietta, nella risposta a una interpellanza presentata in Circoscrizione 1 dal consigliere Grazia Poggio Sartori (FdI). Al centro della discussione la ventilata ipotesi di adottare per via Po una soluzione simile a quella in corso di realizzazione in via Roma, chiudendo al traffico lo spazio tra i due porticati e trasformando così la strada in una sorta di rambla che unirebbe piazza Castello a piazza Vittorio Veneto. «I residenti - sottolinea Poggio Sartori nella sua interpellanza - esprimono perplessità e preoccupazione per l’impatto negativo che tale scelta potrebbe avere sulla qualità della vita». Perplessità che avranno modo di esplicitare in prima persona, in quanto l’assessore - nella sua risposta - ha garantito che ci sarà una fase preliminare di studio che coinvolgerà diversi attori del territorio, con possibilità di incontri e confronto con residenti, commercianti e la stessa Circoscrizione 1.

Lo studio di fattibilità, è stato spiegato, analizzerà l’impatto ambientale, sulla viabilità e sul commercio. Ma la decisione finale non è ancora stata presa: la possibilità che l’idea resti solo tale non è esclusa. «Una città si governa ascoltando chi la abita ogni giorno - conclude Poggio Sartori -. Via Po non è solo un’arteria viaria ma è storia, commercio, identità torinese. Qualsiasi scelta deve nascere da un confronto vero, non da imposizioni calate dall’alto. Accogliamo positivamente l’impegno ad avviare un confronto reale. Torino appartiene a chi la vive e la sceglie ogni giorno. Su via Po la parola deve spettare a residenti, commercianti e cittadini. Vigileremo affinché questo processo sia davvero partecipativo e trasparente».

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