Pendolaria, trasporti in affanno al Nord, la criticità anche in Piemonte

Peggiora lo stato del trasporto pubblico locale in Italia e il Nord non fa eccezione. A certificarlo è il nuovo Rapporto Pendolaria di Legambiente, presentato a Roma, che fotografa una situazione segnata da ritardi, soppressioni e carenza di risorse. Tra le linee più problematiche emerge anche la Milano–Mortara–Alessandria, asse strategico per il Piemonte e utilizzato ogni giorno da circa 19mila pendolari.

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Secondo il report, i disservizi sono legati in gran parte al mancato raddoppio della linea, che provoca ritardi sistematici e una scarsa affidabilità del servizio. Criticità che si inseriscono in un quadro più ampio di difficoltà del sistema ferroviario regionale piemontese, segnalato da Legambiente tra quelli che necessitano di interventi strutturali per garantire puntualità e continuità delle corse.

Il rapporto evidenzia inoltre un dato nazionale che incide anche sul Piemonte: nel 2024 hanno circolato 185 treni regionali in meno rispetto all’anno precedente, a causa della dismissione dei convogli più vecchi non compensata da nuovi acquisti. Una riduzione che pesa soprattutto sulle linee pendolari, già sottoposte a forte domanda quotidiana.

Sul fronte delle risorse, il Fondo Nazionale Trasporti continua a perdere valore reale: nel 2026 varrà il 38% in meno rispetto al 2009 tenendo conto dell’inflazione. Una contrazione che, secondo Legambiente, penalizza le aree urbane e metropolitane, comprese quelle del Nord-Ovest, dove il pendolarismo resta essenziale per lavoro e studio.

Accanto alle criticità, il report segnala anche segnali positivi, come la progressiva riduzione dell’età media dei treni regionali. Ma per il Piemonte, conclude Legambiente, senza investimenti mirati su infrastrutture e frequenze il rischio è che ritardi e disservizi restino una costante della mobilità quotidiana.