Guerriglia urbana a Vanchiglia, scoppia la violenza pro-Aska

Lanci di pietre e bottiglie, bombe-carta e oggetti contro le forze dell'ordine, che rispondono con cariche e idranti. Scatta la guerriglia al corteo pro-Aska, dopo lo sgombero prima dell'alba dello stabile di corso Regina Margherita. Le strade di Vanchiglia diventano un campo di battaglia quando ancora deve arrivare l'ora di cena. Alle 18, i manifestanti si sono ritrovati al 47 di corso Regina, con "Aska" presidiato dalla polizia.

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ORE 18: "Askatasuna vuol dire libertà! Il futuro  comincia adesso", è lo striscione piazzato davanti al corteo partito dal civico 47 di corso Regina Margherita. I manifestanti, tra cui molti membri del centro sociale, provano a rientrare nell'edificio, ma vengono respinti dal Reparto mobile con gli idranti e una carica di alleggerimento.

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I militanti intonavano il seguente coro: «Askatasuna non si tocca, la difenderemo con la lotta. Se ci sgomberate bloccheremo tutto: pagherete caro, pagherete tutto»

ORE 18.30: i manifestanti vengono chiusi dalla polizia e tentano un "diversivo" entrando al Campus Einaudi, dalla Palazzina Einaudi. Aggressione alla troupe della Rai che si trovava in mezzo al corteo. Un operatore Rai viene raggiunto dallo spray al peperoncino, spruzzato da una ragazza col volto travisato.

ORE 19: guerriglia in corso Regina. All'angolo con via Napione i manifestanti, incappucciati, lanciano bidoni dell'immondizia e bottiglie. La polizia risponde con idranti e lacrimogeni.

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ORE 20.30: dopo una "trattativa" tra manifestanti e forze dell'ordine, il corteo inizialmente bloccato riprende la marcia. Intanto inizia la conta dei feriti: sono dieci gli agenti di polizia contusi dopo gli scontri.