Il fuoco dentro, Janis Joplin tra blues, eroina e solitudine

«Sono scesa nel buio insieme a un nuovo personaggio. È stato un viaggio emozionante, oscuro, fatto strade tortuose, salite e discese a picco, ma soprattutto bivi in cui ho rischiato di perdermi. Perché la protagonista del mio nuovo romanzo è una persona vera, con le sue luci e ombre, con una voce potentissima e una personalità tormentata».

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La voce potentissima è quella di Janis Joplin, prima donna rockstar della storia, la prima e forse l'unica bianca che cantava il blues come i neri, il volto della controcultura, una dei membri del "club dei 27" ossia quel gruppo di artisti andati via troppo presto, a ventisette anni. E a raccontare la sua voce, a scendere nel buio con lei, è Barbara Baraldi, la dark lady della narrativa italiana: sceneggiatrice di Dylan Dog, autrice di thriller di enorme successo, gli ultimi dei quali ambientati a Torino. Ma questa volta ha scelto di confrontarsi con una storia autentica e tormentata: "Il fuoco dentro" (Giunti, 15,90) è il romanzo autentico di Janis a ottant'anni dalla morte e che Barbara Baraldi presenterà mercoledì 29, alle 18, al Circolo dei lettori di Torino, in via Bogino 9.

"Il fuoco dentro" parte  da Port Arthur, la piccola città del Texas dove Janis è nata e cresciuta e che non sa spiegarsi perché odi tanto. Sono gli anni Cinquanta e Janis è un’adolescente inquieta. Non è docile, non è gentile, non fa niente per apparire bella. Legge On the road e sogna di andarsene. I suoi genitori non la capiscono; come potrebbero? E i compagni aspettano che nessuno li veda per bullizzarla brutalmente nei corridoi della scuola. Così Janis si convince di non meritare amore. Di non meritare niente. Di sé apprezza solo una cosa: la voce, quel grido limpido e sporco che la libera da ogni dolore. Janis divampa come un fuoco nei suoi perenni contrasti: il sogno di un’esistenza normale e la seduzione feroce del successo, la sete d’amore e la solitudine fuori dal palco, la disperazione cosmica e il tentativo di placarla nell’abbraccio dolce e spietato dell’eroina. E poi il sesso e le risse con Jim Morrison, l’alba al Chelsea Hotel insieme a Leonard Cohen, la fratellanza con Jimi Hendrix, l’attrazione devastante per Peggy Caserta. La musica, su tutto: estrema rivalsa, via di salvezza, dea consolatrice a cui immolare l’anima.