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Chiude il traforo del Monte Bianco, rischio traffico e caos al Frejus

I lavori nel tunnel valdostano dureranno mesi. L'Uncem chiede l'intervento del prefetto per ridurre le conseguenze in Val di Susa

traforo del frejus

Rischio code e caos al traforo del Frejus

Chiude il traforo del Monte Bianco ed è allarme per un possibile “assalto” al traforo del Frejus.

Lunedì sono cominciati i lavori di rifacimento di una porzione della galleria del Monte Bianco che comporteranno traffico, disagi e limitazioni al traffico per molti mesi. Nel dettaglio, fino al 13 giugno sono in programma 25 chiusure notturne infrasettimanali, cui farà seguito - a partire dal 14 giugno - una prima prolungata chiusura totale di 30 ore per finire, dal 4 settembre, con una chiusura per addirittura 15 settimane, fino cioè al 18 dicembre. Gli effetti sul traffico sono facilmente intuibili: auto e camion si riverseranno sul traforo del Gran Paradiso, in Valle d’Aosta, e su quello del Frejus, a Bardonecchia. Un “assalto” che in qualche modo è già stato anticipato in questi primi mesi del 2023, visto che i dati dei passaggi al Frejus, rispetto al 2022, sono in netto aumento: a marzo, per fare un esempio, sono stati 156mila contro i 147mila di 12 mesi prima.

Inevitabili quindi le preoccupazioni per l’impatto ambientale in Valle di un volume di traffico notevolmente aumentato: «La chiusura del Tunnel del Monte Bianco - afferma Roberto Colombero, presidente Uncem Piemonte - riverserà gran parte del traffico sull’Autostrada Torino-Bardonecchia e sul Traforo del Frejus. I sindaci della Valle, con i presidenti delle Unioni montane di Comuni, hanno già chiesto di individuare soluzioni per evitare eccessivi flussi, anche sulle strade statali della valle. Come Uncem chiediamo alla Prefettura di Torino di poter avviare un tavolo permanente di analisi e monitoraggio del traffico e delle relative difficoltà, anche per impostare strumenti di compensazione per i territori e le comunità. I sindaci sapranno coordinare al meglio le iniziative, e con il Prefetto potranno essere governate tutte le criticità. Il momento giusto è questo, senza attendere ulteriore tempo».

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