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Blitz della Guardia di Finanza

Evadere il Fisco e vivere da nababbi: i soldi nella scatole di cioccolatini. Due commercianti in manette (ULTIMO AGGIORNAMENTO)

Agli imprenditori che hanno guadagnato 15 milioni, sono stati sequestrati conti correnti, ville al mare e auto fuoriserie. Il denaro contante in cinque confezioni di gianduiotti

I soldi

I contanti nascosti nelle scatole di caramelle e gianduiotti

La scorsa settimana due imprenditori torinesi erano finiti in manette per frode fiscale. L'operazione, nome in codice "Cash box" era stata coordinata dalla procura di Asti ed eseguita dalla Guardia di Finanza di Torino, aveva accertato che i due indagati, attraverso bonifici effettuati in home banking, trasferivano milioni di euro in Cina. Denaro che poi veniva restituito in contanti. Il giro di soldi era stato ideato per evadere l'Iva e i due imprenditori avrebbero avuto un guadagno netto di circa 15 milioni.

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Il "prete volante"

Le fatture erano ovviamente false e si riferivano a cinque società cartiere che come oggetto sociale avevano la commercializzazione di prodotti informatici, ma solo sulla carta. L'intermediario cinese che restituiva le banconote, tratteneva per il disturbo l'1% della cifra totale delle transizioni economiche. I soldi venivano consegnati all'interno di scatole di cioccolatini e caramelle. Gli incontri tra i due commercianti torinesi e i loro complici cinesi avvenivano all'interno di hotel e ristoranti di lusso a Torino, Milano e nei principali centri termali del Nord Italia e, in uno di questi i finanzieri hanno trovato ancora qualche giorno fa, altre cinque confezioni di gianduiotti piene di soldi. Il giro d'affari complessivo si aggira a diverse decine di milioni di euro e alle due persone arrestate le Fiamme Gialle hanno sequestrato beni per oltre 25 milioni tra conti correnti, ville al mare e auto fuoriserie. Le accuse sono di autoriciclaggio e frode fiscale, in totale le persone indagate sono cinque.

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