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La dynasty

Eredità Agnelli, tutto da rifare e decideranno i giudici svizzeri

Stop all'azione legale promossa a Torino da Margherita Agnelli sull'eredità di famiglia

Stop all'azione legale promossa a Torino da Margherita Agnelli intorno alla eredità di famiglia. Il tribunale del capoluogo piemontese ha accolto una richiesta degli avvocati della controparte (i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, figli di Margherita) e ha sospeso il procedimento in attesa della definizione di due cause in corso in Svizzera. Lo si è appreso da fonti vicine agli ambienti giudiziari. Margherita Agnelli aveva chiesto una quota del patrimonio della madre, Marella Agnelli Caracciolo, moglie di Gianni Agnelli (deceduta tre anni fa), al quale aveva rinunciato con un accordo stipulato nel 2004. Dunque, prima ancora di entrare nel merito della causa la giudice del tribunale civile di Torino, Nicoletta Aloj, ha deciso per la sospensione. Per dirimere la questione sarà fondamentale stabilire quale fosse la dimora abituale di Marella Agnelli al tempo della stipula dell’accordo, quando formalmente risultava domiciliata in Svizzera: la cittadina di Gstaad secondo gli Elkann, Torino e il Marocco secondo Margherita.

«La Svizzera si è occupata solo di dirimere delle controversie contrattuali», ha spiegato l’avvocato Dario Trevisan, che assiste Margherita Agnelli. Nella Confederazione, infatti, è in corso un analogo dibattimento avviato nel 2019 a parti invertite, fratelli Elkann contro la propria madre. Secondo gli Elkann, assistiti dagli avvocati Carlo Re ed Eugenio Barcellona, proprio questa circostanza farebbe sorgere la litispendenza (cioè la situazione processuale caratterizzata dalla proposizione della stessa domanda in due distinti processi), in virtù della quale il giudice adito per secondo dovrebbe chiudere il processo e cancellare la causa dal ruolo. La decisione sulla giurisdizione è attesa in estate.

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