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Criminalità
25 Giugno 2023 - 05:00
I malviventi agiscono a volto coperto
Negli ultimi mesi il lavoro per i carabinieri della compagnie di Rivoli, Susa e Pinerolo è cresciuto non di poco, a causa di numerosi furti o rapine messe a segno nelle case e nelle ville tra Avigliana e sù, fino a Bardonecchia e poi giù, fino a Torre Pellice. I numeri parlano chiaro, una ventina di colpi in una novantina di giorni, una media alta, troppo alta. L’apoteosi due giorni fa a Buttigliera Alta dove tre banditi mascherati hanno fatto irruzione in due ville e preso in ostaggio tre persone. Le hanno legate con fili elettrici, fatte stendere sul pavimento e minacciate.
Poi hanno fatto razzia e si sono allontanati lungo i sentieri di campagna che dalla collina si inoltrano nei boschi. Su questo ultimo caso che ha fruttato ai malviventi un bottino ricco, composto da monili d’oro e d’argento, indagano i carabinieri di Avigliana, ma anche gli specialisti dell’antirapina del Comando provinciale di Torino. C’è da dire che le indagini sembrano indirizzarsi in una direzione precisa: i carabinieri starebbero seguendo una pista specifica che li porterebbe non lontano dal luogo dove è avvenuto il fatto. Non a caso sia due giorni fa che ieri, i militari sono tornati sulla scena del crimine e hanno cercato nei dintorni delle due ville. Cosa? Forse più di una traccia che confermerebbe l’ipotesi investigativa. Gli inquirenti, infatti, sono convinti che il colpo sarebbe stato concepito e preparato con estrema cura e che i banditi, prima di agire, si siano recati nei pressi delle due ville, ben più di una volta. C’è poi il sospetto, che appare fondato, della presenza di un basista. Qualcuno che, consapevolmente o meno, abbia confidato ai rapinatori quando sarebbe stato meglio agire, cioè quando nelle due case erano presenti in totale soltantom tre persone.
Ovviamente le indagini sono delicate e coperte dal massimo riserbo, ma appare quantomai possibile che la soluzione del “giallo” possa essere trovata in pochissimo tempo. Meno di quello che è stato necessario per risolvere un altro colpo, avvenuto non particolarmente distante da Bauttigliera Alta, anche se in una valle diversa. Infatti, ci sono voluti undici mesi per mettere il “sale sulla coda” alla banda che il 28 maggio di un anno fa aveva sequestrato e derubato una coppia di fidanzati in una villa a Torre Pellice. Bottino ricchissimo, quello trafugato dalla gang, del valore tutt’ora non ben definito, ma che sfiorava i 5 milioni di euro, tra lingotti d’oro, preziosi, orologi e denaro contante. Un ben di Dio che la vittima aveva messo insieme dopo la vincita fortunata (di 5 milioni) al Gratta&Vinci.
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