Seredova-Nasi, fuga d’amore
per una luna di miele lampo...

Hanno aspettato sette mesi e si sono concessi 48 ore, tutte per loro. Il massimo che potevano prendersi, perché la casa e i figli chiamano. Ma almeno questa volta Alena Seredova e Alessandro Nasi erano da soli per una luna di miele lampo. In effetti dopo il matrimonio dello sorso giugno un viaggio c’era già stato, alle Seychelles e sembrava bastare quello, ma non erano da soli. Adesso in Cambogia hanno fatto bis, una vera fuga d’amore all’antica. Di moderno però ci sono le immagini e l’uso di Instagram al quale Alena affida i ricordi che più contano. I neo sposini ad Angkor Wat, il tempo nel sito archeologico più famoso della Cambogia.

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E poi altre immagini dai templi buddisti insieme a foto di cibo tipico cambogiano. Una scappata salutare, prima di rigettarsi nella vita torinese, negli impegni di entrambi e soprattutto prima di ritrovare i figli.
Come funziona il loro ménage familiare, l’aveva raccontato qualche tempo fa al settimanale “Gente”: «Io sono tanto istintiva nelle cavolate, quanto riflessiva nelle cose importanti. Quello che mi ha aiutata a mandare avanti le cose è stato pensare alle conseguenze. Le parole dette sull’onda dell’emotività possono anche provocare danni. Io, per i miei figli, non volevo nulla di ciò».

Quella che sembrava la svolta peggiore della sua vita, con il tradimento di Gigi Buffon, si è trasformata in opportunità: «Con il tempo ho capito che la fine di un legame può dare vita a qualcosa di nuovo. Ai miei ragazzi dico che sono fortunati, perché siamo in tanti attorno a loro. Ci sono mamma e papà, c’è Alessandro, c’è Ilaria e anche loro due possono essere un supporto in più. Due genitori infelici non ne valgono mezzo, due famiglie felici rispettano prima di tutto le esigenze e le sensibilità dei ragazzi, e quindi possono essere una risorsa».

La sua salvezza è stata trovare nel momento giusto Alessandro Nasi: «Mi ha resa una donna migliore. Lui è molto timido, razionale, il mio essere estroversa, chiacchierona, gli ha dato allegria. Mi basta che lui mi prenda per mano per capire che devo tenere a bada l’impulsività».