Cerca

Lo spreco

Banchi a rotelle: da strumenti didattici a oggetti d’asta svenduti a 1 euro

Costati inizialmente 150 euro l'uno, un comune in provincia di Padova li ha comprati per usarli nella sala convegni

Immagine di repertorio

In un’epoca segnata da rapidi cambiamenti e sfide senza precedenti, gli strumenti didattici hanno assunto un ruolo cruciale nell’adattamento delle pratiche educative. Tra questi, i banchi a rotelle, introdotti durante la pandemia di Covid-19, rappresentavano una soluzione innovativa per mantenere il distanziamento sociale nelle aule scolastiche. Tuttavia, la loro storia è stata contrassegnata da controversie e dibattiti.

Costati originariamente circa 150 euro l’uno, questi banchi sono stati recentemente messi all’asta per la cifra simbolica di 1 euro. Il comune di Bagnoli di Sopra, guidato dal sindaco Roberto Milan, ha colto l’opportunità di acquistarne cento per utilizzarli nella sala convegni dell’ex base dell’Aeronautica di San Siro. Questa decisione ha dato una nuova vita a oggetti che, altrimenti, sarebbero rimasti inutilizzati nei magazzini comunali e provinciali.

La vicenda dei banchi a rotelle è emblematica di un più ampio dibattito sulla gestione delle risorse pubbliche e sull’efficacia delle soluzioni adottate in risposta alle emergenze. Da un lato, l’acquisto di questi banchi da parte del comune in provincia di Padova rappresenta un esempio di riutilizzo intelligente e sostenibile. Dall’altro, solleva interrogativi sulle politiche di spesa e sull’adeguatezza delle attrezzature scolastiche durante la pandemia. L’asta dei banchi a rotelle simboleggia anche la fine di un’era, quella della didattica pandemica, e l’inizio di una nuova fase di riflessione su come migliorare l’ambiente educativo delle scuole italiane che da anni, purtroppo, presenta numerose criticità.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.