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Lavoro
21 Maggio 2024 - 11:15
 
									Il 2 giugno 2024, Festa della Repubblica, cadrà di domenica, comportando una situazione particolare per i lavoratori italiani. In questo scenario, la legge italiana prevede un compenso aggiuntivo per la festività non goduta. Secondo l’articolo 5, comma 3, della legge n. 260 del 1949, se una festività cade di domenica, i lavoratori hanno diritto a una retribuzione aggiuntiva.
Il compenso aggiuntivo varia in base al tipo di retribuzione del lavoratore. Per gli impiegati e gli operai con stipendio fisso, l’importo aggiuntivo è pari a 1/26 della retribuzione mensile lorda. Ad esempio, un lavoratore con uno stipendio lordo di 2.000 euro riceverà circa 77 euro lordi, mentre uno con uno stipendio di 2.500 euro riceverà circa 96 euro lordi. Per gli operai retribuiti su base oraria, il bonus è calcolato moltiplicando il compenso orario per il numero di ore abituali di lavoro. Ad esempio, un operaio che guadagna 10 euro all'ora e lavora 7 ore al giorno riceverà un bonus di 70 euro.
Molti lavoratori, come quelli impiegati nei negozi, bar e ristoranti, saranno di servizio il 2 giugno. Per questi lavoratori, la legge prevede una maggiorazione salariale. Questa varia a seconda del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl) applicabile. Ad esempio, secondo il Ccnl Commercio, i lavoratori ricevono una maggiorazione del 30% sulla normale retribuzione. Nel settore Multiservizi, la maggiorazione è del 50%, mentre nella ristorazione collettiva, commerciale e turismo è solo del 20%.
In generale, non è previsto un doppio incremento per il lavoro festivo che coincide con una domenica. Pertanto, chi lavora domenica 2 giugno riceverà un solo bonus in busta paga. Tuttavia, alcuni contratti collettivi possono disciplinare diversamente. Pertanto, è essenziale che i lavoratori controllino il proprio Ccnl per verificare le disposizioni specifiche riguardanti il lavoro festivo e la relativa maggiorazione.
 L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.
    L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.
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