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DOLCE RISCHIO
22 Dicembre 2024 - 07:15
Immagine di repertorio
Quanti cioccolatini al liquore si possono mangiare senza rischiare sanzioni con il nuovo Codice della strada? È una domanda che molti automobilisti si pongono, soprattutto dopo l’inasprimento delle norme sul tasso alcolemico consentito alla guida. Con l’entrata in vigore del nuovo Codice il 14 dicembre, le sanzioni per chi supera il limite di 0,5 grammi per litro (g/l) sono diventate ancora più severe. Oltre a multe salate, sono previste sospensioni della patente e, nei casi più gravi, persino l’arresto. Ma come si può sapere quanta alcol si può assumere senza rischiare?
Determinare con precisione la quantità di alcol tollerabile è complicato. Fattori come il peso corporeo, il sesso, il metabolismo e le condizioni di salute influenzano il tasso alcolemico. Per esempio, un uomo di 80 kg potrebbe superare il limite con circa 2,8 unità alcoliche, mentre una donna di 60 kg lo supererebbe con 1,8 unità. Per riferimento, un’unità alcolica corrisponde a 12 grammi di alcol puro: l’equivalente di poco più di un bicchiere di vino o una lattina di birra.
Quando si parla di cioccolatini al liquore, come Mon Chéri, Palle di Mozart o Raffaello al rum, il calcolo si complica. Questi dolcetti contengono piccole quantità di alcol, ma un consumo eccessivo potrebbe far superare il limite legale. Ad esempio, i Mon Chéri contengono circa 0,63 grammi di alcol per pralina. Un uomo di 80 kg potrebbe mangiarne fino a 50 senza superare il limite, mentre per una donna di 60 kg il numero scende a circa 30. Le Palle di Mozart, con un contenuto alcolico tra il 2% e il 5%, consentono un consumo maggiore: circa 100 praline per un uomo e 60 per una donna.
Anche il modo in cui il corpo assorbe l’alcol gioca un ruolo importante. Mangiare cioccolatini al liquore a stomaco vuoto amplifica l’effetto dell’alcol, mentre un consumo diluito nel tempo o abbinato a un pasto ricco di proteine e grassi ne attenua l’impatto. In media, il corpo umano smaltisce tra 0,1 e 0,2 g/l di alcol all’ora, quindi il tempo necessario per tornare nei limiti legali varia da persona a persona. È importante ricordare che rimedi popolari come bere caffè o fare esercizio fisico non accelerano questo processo.
Mangiare cioccolatini al liquore può sembrare un gesto innocuo, ma in alcuni casi ha portato automobilisti a risultare positivi all’alcoltest. Anche se superare il limite con questi dolci è improbabile, consumarne troppi in poco tempo può creare problemi, soprattutto se il controllo avviene subito dopo.
Due episodi reali lo confermano. Nel 2008, a Roma, una donna coinvolta in un lieve incidente stradale mangiò alcuni cioccolatini al liquore mentre aspettava i vigili. All’arrivo, l’alcoltest rilevò un tasso superiore a 1,50 g/l e fu accusata di guida in stato di ebbrezza. Dopo tre anni di processo, il giudice stabilì che l’alcol rilevato derivava dai dolci consumati durante l’attesa e la assolvette.
Un caso simile avvenne nel 2011 in provincia dell’Aquila, dove un uomo, dopo un incidente, mangiò cioccolatini al liquore prima dell’arrivo della polizia. Anche lui risultò positivo all’alcoltest, ma il tribunale lo scagionò, riconoscendo che l’alcol ingerito non era legato alla guida.
Chi avrebbe mai immaginato che un innocente cioccolatino al liquore potesse trasformarsi in un potenziale pericolo? Forse la prossima volta ci penserete due volte prima di cedere alla tentazione... o magari no.
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