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Contrasto alla Mafia
12 Marzo 2025 - 15:45
Maurizio Marrone
La lotta alla mafia passa anche attraverso il recupero e la valorizzazione dei beni confiscati. La Regione rafforza il proprio impegno in questa direzione, aumentando le risorse e introducendo nuove regole per agevolare il riutilizzo di immobili sottratti alla criminalità organizzata. La misura, già annunciata dall’assessore Maurizio Marrone in occasione della Commissione legalità/bilancio in Consiglio Regionale, è ora pronta a diventare operativa grazie al lavoro dell’Assessorato al Contrasto alle mafie.
Le risorse destinate al fondo regionale per la gestione dei beni confiscati subiranno un incremento significativo: dai 740mila euro del bando 2024/25 si passerà a 1,2 milioni di euro per il bando 2025/26.
«Nel 2025 – spiega l’assessore regionale al contrasto alle mafie Maurizio Marrone – dopo un confronto con le amministrazioni locali, le associazioni e le Forze dell’Ordine, abbiamo scelto di aumentare le risorse e di concedere contributi per il riutilizzo dei beni confiscati fino al 70% delle spese ammissibili, per un massimo di 100mila euro. Prima era del 50%. Questa percentuale salirà al 90% per i beni localizzati in comuni con meno di 5mila abitanti, per venire ulteriormente incontro alle difficoltà dei piccoli comuni nel realizzare questo tipo di progetti».
Anche in questa edizione del bando saranno finanziabili sia gli interventi di recupero e adeguamento degli immobili destinati a finalità sociali, sia i progetti di inclusione e sviluppo che verranno realizzati al loro interno. Per questi ultimi, il contributo massimo richiedibile sarà di 30mila euro a progetto. Una novità importante è rappresentata dalla possibilità di finanziare anche proposte presentate da unioni di comuni, con l’obiettivo di incentivare la partecipazione e la valorizzazione dei beni confiscati su scala più ampia.
«Le relazioni che ci arrivano dagli inquirenti sull’alto tasso di infiltrazione sul nostro territorio devono motivarci nel proseguire il lavoro intrapreso in questi anni – dichiara ancora l’assessore Marrone –. Il riutilizzo dei beni, così come i progetti che portiamo avanti, anche con le scuole, sono segnali importanti nei confronti della criminalità organizzata, a cui non lasceremo tregua».
L’iniziativa si inserisce nel più ampio impegno della Regione nella lotta alla criminalità organizzata, puntando sulla restituzione dei beni alla collettività come strumento di giustizia e sviluppo sociale.
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