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Decreto elezioni: via libera al voto in due giorni. Novità per le Amministrative e i Referendum

Il Consiglio dei ministri approva il decreto per il voto in due giorni e il ddl Merito di Paolo Zangrillo

Decreto elezioni: via libera al voto in due giorni. Novità per le Amministrative e i Referendum

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto elezioni, che introduce la possibilità di votare in due giorni consecutivi: domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. Questa novità sarà già operativa per la prossima tornata di elezioni amministrative, con il primo turno delle Comunali fissato per il 25-26 maggio. L'election day, che includerà anche i referendum, è previsto per l'8 e 9 giugno, in concomitanza con i ballottaggi.

La decisione del governo di fissare le date dei referendum in concomitanza con i ballottaggi rappresenta un compromesso rispetto alle richieste dei comitati referendari. Questi ultimi avevano infatti sollecitato l'abbinamento della consultazione sui quesiti in tema di lavoro e cittadinanza con il primo turno delle Comunali. Tuttavia, Palazzo Chigi ha optato per una soluzione che, sebbene non soddisfi pienamente le richieste dei comitati, cerca di ottimizzare la partecipazione elettorale in un periodo di crescente disaffezione verso le urne.

Oltre al decreto elezioni, il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge Merito, presentato dal ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo. Il ddl introduce una serie di innovazioni nel sistema delle carriere e delle valutazioni della performance del personale pubblico. Tra le misure più discusse, vi è la possibilità per un dirigente di proporre un proprio collaboratore per la qualifica di dirigente, senza passare attraverso un concorso. Questa proposta ha suscitato dibattiti, sollevando interrogativi sulla meritocrazia e sulla trasparenza nei processi di selezione.

La riunione del governo ha visto anche l'approvazione di tre schemi di decreto legislativo in materia fiscale. Tra le novità, spiccano le modifiche al concordato preventivo biennale, con lo stop per i regimi forfetari e il posticipo al 30 settembre per l'adesione. Inoltre, è stata avviata una revisione delle aliquote fiscali, con l'obiettivo di riequilibrare in cinque anni le differenze tra gasolio e benzina. Queste misure si inseriscono in un più ampio contesto di riforme fiscali che mirano a semplificare il sistema tributario e a garantire maggiore equità.

La decisione di estendere il voto su due giorni rappresenta un passo verso un sistema elettorale più accessibile e inclusivo. Tuttavia, resta da vedere se queste misure saranno sufficienti a invertire la tendenza al calo dell'affluenza che ha caratterizzato le ultime tornate elettorali.

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