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Mutuo senza contratto fisso? Ecco il trucco che sta usando sempre più gente (e cosa evitare)

Partita Iva, contratti a termine e precariato: le banche stanno cambiando approccio

 Mutuo senza contratto fisso? Ecco il trucco che sta usando sempre più gente (e cosa evitare)

Se fino a qualche anno fa ottenere un mutuo senza un contratto a tempo indeterminato era un'impresa disperata, oggi la musica è cambiata. Il mondo del lavoro è sempre più instabile e le banche si sono dovute adattare: freelance, precari e lavoratori con contratti atipici hanno finalmente qualche chance in più per comprare casa. Ma attenzione: non basta presentarsi con il sorriso in filiale, servono strategia, garanzie e qualche trucchetto che le banche apprezzano.

Negli ultimi anni il mercato del lavoro si è trasformato. Sempre più persone lavorano con contratti a termine, collaborazioni occasionali o come liberi professionisti con partita Iva. Se le banche avessero continuato a concedere mutui solo ai dipendenti a tempo indeterminato, avrebbero perso una fetta enorme di clienti. Per questo hanno iniziato a valutare la stabilità finanziaria in modo diverso: non più solo il tipo di contratto, ma il reddito dimostrabile e la continuità dei pagamenti.

Se hai un contratto a tempo determinato, sei un freelance o un lavoratore atipico, ecco cosa devi dimostrare alla banca per far sì che prenda sul serio la tua richiesta:

Reddito stabile: almeno due anni di reddito dimostrabile, anche se da partita Iva.

Contributi regolari: se sei autonomo, la banca vuole vedere che versi con costanza tasse e previdenza.

Nessun problema finanziario: niente segnalazioni come cattivo pagatore o debiti pendenti.

Garante o altre garanzie: se qualcuno (genitori, partner, amici) può farti da garante, la banca sarà più disponibile.

Una delle migliori opportunità per chi non ha un contratto fisso è sfruttare il Fondo di garanzia mutuo prima casa, gestito da Consap e garantito dallo Stato. Questo strumento copre il 50-80% dell'importo del mutuo, rendendo più facile l’accesso al credito per giovani, precari e partite Iva. Alcune banche offrono anche soluzioni su misura per i lavoratori atipici: ad esempio, mutui con tassi agevolati o possibilità di sospendere il pagamento delle rate in caso di difficoltà economiche temporanee.

Se il tuo contratto di lavoro non è il massimo della stabilità, ci sono alcune mosse che possono aiutarti a convincere la banca a concederti un mutuo:

Aumenta l’anticipo: se riesci a versare più del classico 20% di anticipo, dimostri di avere solidità economica.

Mostra continuità lavorativa: anche se hai contratti a termine, meglio se dimostri di aver lavorato in modo costante negli ultimi anni.

Richiedi un importo sostenibile: se il mutuo è proporzionato al tuo reddito, le possibilità di ottenerlo salgono.

Evita spese folli nei mesi prima della richiesta: meglio non far vedere che hai un tenore di vita al di sopra delle tue possibilità.

Avere un contratto atipico o lavorare come freelance non significa dover rinunciare alla casa di proprietà. Le banche si sono adeguate, ma bisogna presentarsi preparati, con un piano ben studiato e tutte le carte in regola.

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