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Salute
10 Luglio 2025 - 16:40
Con l’arrivo dell’estate cresce la voglia di gustare prodotti genuini, magari durante una gita in montagna o una visita a una malga. Ma è proprio in questa stagione che può aumentare il rischio microbiologico legato a un batterio poco noto ma potenzialmente pericoloso: l'Escherichia coli.
A lanciare l’allerta è stato il Ministero della Salute, che ha recentemente pubblicato delle linee guida specifiche per ridurre i rischi legati al consumo di latte crudo non pastorizzato e dei prodotti derivati, come certi formaggi artigianali. L’obiettivo è chiaro: proteggere la salute dei consumatori, soprattutto quella delle persone più vulnerabili.
Durante i mesi estivi, il consumo di formaggi a latte crudo aumenta, complice la produzione locale in contesti montani e l’interesse per i sapori autentici. Tuttavia, il calore e le modalità di conservazione possono favorire la proliferazione di batteri come Escherichia coli.
Le infezioni che causa questo batterio possono variare da forme lievi, come crampi e diarrea, fino a complicazioni più serie come la sindrome emolitico-uremica (SEU), una condizione rara ma grave che può colpire soprattutto i bambini piccoli e causare insufficienza renale acuta.
Per evitare contaminazioni, il ministero ha pubblicato alcune linee guida molto semplici:
Le nuove linee guida contengono inoltre delle indicazioni su misura per i produttori in materia di igiene, autocontrollo e gestione del rischio, oltre a strumenti per le ASL per intensificare i controlli ufficiali.
Il messaggio è semplice: la qualità dei prodotti locali non va demonizzata, ma consumata con consapevolezza. Il latte crudo e i formaggi artigianali fanno parte della tradizione italiana, ma per evitare rischi è bene seguire alcune regole di buon senso. Una scelta responsabile può fare la differenza, soprattutto d'estate, periodo in cui le infezioni batteriche tendono ad aumentare. Gustare i sapori della tradizione è possibile, ma con un occhio alla sicurezza.
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