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Il Cottolengo e i suoi primi 194 anni al servizio degli anziani e ammalati

cottolengo

Era il 17 gennaio 1828, quando San Giuseppe Benedetto Cottolengo fondò il «Deposito dÈ poveri infermi del Corpus Domini», conosciuto anche come Ospedaletto della Volta Rossa, in via Palazzo di Città a Torino. Sono passati ben 194 anni e ancora oggi la Piccola casa della Divina Provvidenza, come si chiamò dopo lo spostamento nell’attuale sede in zona Valdocco avvenuto nel 1832, continua nella sua opera di accoglienza e assistenza alle persone con disabilità fisiche e mentali, agli anziani, agli ammalati, ai minori orfani o comunque senza famiglia, ai tossicodipendenti, ai poveri senza fissa dimora e agli extracomunitari.

Con il passare del tempo, la Casa è diventata una piccola città; già alla morte del suo fondatore, nel 1842, l’istituto contava già 1.300 ricoverati. Nacquero allora numerose “famiglie”, divise per uomini e donne, con l’ausilio di sacerdoti e suore: malati, anziani, sordomuti, epilettici e disabili psichici, detti Buoni Figli e Buone Figlie, i prediletti di Giuseppe Cottolengo, e poi ancora altri gruppi.

Ancora oggi il Cottolengo svolge un ruolo centrale nel sistema assistenziale e ospedaliero cittadino. Accanto alle strutture per disabili (nella casa madre di Torino gli assistiti sono più di 400) opera l’ospedale, una struttura multidisciplinare e all’avanguardia. Qualche numero sull’anno 2020: in area chirurgica, 1580 interventi con degenza ordinaria, 5188 interventi ambulatoriali, per un totale di quasi 10mila giornate complessive di degenza. In area medica, 1251 ricoveri in degenza ordinaria, 135 ricoveri Covid, 150 in lungodegenza, 138 in ambito oncologico, 206 in ambito riabilitativo, con più di 35mila ore di degenza. Quanto al poliambulatorio, quasi 33mila visite e 18756 terapie ambulatoriali.

Della famiglia cottolenghina, oltre agli ospiti, fanno parte religiosi e laici, che operano a vario titolo come operatori, volontari (sono a migliaia), benefattori; già nel 1838 fu fondata una scuola per infermiere professionali, attualmente il Cottolengo ha scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie e un corso di laurea in Infermieristica. In Italia le case di assistenza sono 35, con circa 1.700 assistiti, all’estero operano una quindicina di succursali in India, Kenya, Ecuador, Stati Uniti (Florida), Svizzera.

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