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CamminAutismo, tredici giovani e l’impresa sul sentiero di Santiago

camminautismo
Lunedì 5 settembre 13 giovani con disturbo dello spettro autistico, protagonisti del progetto CamminAutismo, inizieranno la loro impresa: in sei giorni, accompagnati da altre 31 persone tra volontari, professionisti e familiari, percorreranno gli ultimi 114 chilometri del famoso Cammino di Santiago. L’arrivo previsto nel capoluogo della Galizia è previsto lunedì 12 settembre. A ideare questo progetto, e a seguirne tutte le sue fasi, organizzando anche una serie di allenamenti propedeutici, è stata l’associazione Mulino Sambuy di San Mauro Torinese, un’Onlus che negli anni e con una serie di iniziative è diventato un polo inclusivo per ragazzi, nello specifico proprio con spettro autistico, occupandosi di aggregazione e inclusione attraverso eventi culturali e anche grazie all’agricoltura sociale. Per l’itinerario a piedi al Cammino di Santiago il Mulino Sambuy si è avvalso anche della collaborazione di altre associazioni come Ri-Ciclistica Settimese, Uisp Piemonte, Angsa Torino, Angsa La Spezia, Cooperativa F.I.ABA, Cooperativa Animazione Valdocco e Insieme per Vincere Amici di Cinzia Onlus. Obiettivo di questa impresa, oltre a far conoscere un po’ di più la tematica dell’autismo, è quello di creare concretamente dei percorsi di autonomie di vita: i ragazzi, infatti, durante tutto il percorso saranno chiamati a sostenere degli specifici training e confrontarsi con situazioni per loro completamente nuove. Graziano Lomagistro, educatore professionale che ha coordinato il progetto, parla così di questa imminente esperienza unica nel suo genere: «Quello che stiamo realizzando è un progetto incredibile, perché parte dal basso e coinvolge tante realtà associative che lavorano sul territorio. Non è una settimana di vacanza, ma parte di un lungo training già iniziato ad aprile. È stato tutto pianificato con grande anticipo. Una volta completato il Cammino - commenta Lomagistro - ci sarà un’importante restituzione che permetterà di dimostrare, con l’evidenza di dati scientifici, quanto queste iniziative permettano di raggiungere obiettivi specifici».
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