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SONDAGGIO VINTAGE
02 Maggio 2024 - 14:33
I partiti
Appare lontana, ma al tempo stesso vicina, quella Prima Repubblica che continui e ripetuti tentativi di «cancellazione della memoria storica» (diceva Renzo De Felice) vorrebbero far dimenticare. Sarà perché la statura dei politici di allora, al netto di scandali e ruberie (in questa seconda o terza Repubblica ci si accontenta di qualche boccetta di profumo o di pass gratis per l’autostrada), era di gran lunga superiore a quella dei politicanti di oggi, pur con le dovute eccezioni. Fatto sta che il sondaggio proposto dal nostro giornale è stato immediatamente recepito con entusiasmo dalla redazione e da quel gruppo di ascolto di amici del giornale a che testa ogni nostra nuova iniziativa. Un sondaggio vintage e virtuale su un mondo che non c’è più, la cui ombra, però, si allunga fino ad oggi, tanto da rendere pallido il sole che illumina la politica italiana dei nostri nostri. Insomma, se oggi non ci fossero Fratelli d’Italia, Pd, Lega e tutti gli altri con i loro leader, ma nella scheda elettorale comparissero all’improvviso i simboli dei partiti di tanti anni fa, con in sella i condottieri di un tempo, chi vincerebbe le elezioni? Un gioco fatto tra noi e i lettori che tra qualche giorno offrirà un risultato, forse imprevedibile o largamente scontato. Il televenditore di Aazzone Franco Angeli, ripeteva sornione «Provare per credere», e allora facciamolo anche noi, con un voto davvero vintage. Inviando un coupon in redazione, con una preferenza espressa su WhatsApp o utilizzando la sezione dedicata sul sito Internet www.torinocronaca.it. Si può votare per la Dc, la Balena bianca il cui ultimo segretario di un certo peso è stato Ciriaco De Mita, ma senza dimenticare Arnaldo Forlani, Giulio Andreotti, Amintore Fanfani e Benigno Zaccagnini. Poi c’è l’Msi di Giorgio Almirante che lasciò la guida al suo delfino Gianfranco Fini. Il Partito Comunista Italiano, invece, era guidato da Enrico Berlinguer, alla sua morte sostituito da Alessandro Natta e poi da Achille Occhetto. Il Psi passò da Pietro Nenni, figura storica del socialismo, a Bettino Craxi. Poi c’erano i Liberali di Malagodi, Bignardi e dell’ultimo segretario di peso, Valerio Zanone; i Repubblicani del Pri di Ugo La Malfa, Bruno Visentini e Susanna Agnelli e il Psdi (Partito Socialdemocratico) di Pietro Longo, politico molto amato da Giorgio Forattini. Infine, i radicali di Marco Pannella, Adele Faccio, Gianfranco Spadaccia, ma anche di Cicciolina, al secolo Ilona Staller, protagonisti della stagione dei referendum su divorzio e aborto. Con un clic si esprime una preferenza, che non necessariamente potrebbe corrispondere al voto che i più maturi avevano espresso in quegli anni. Più difficile capire, però, dove quei voti oggi potrebbero essere incanalati, a destra o a sinistra (il centro non esiste più), verso questo o quel leader di partito. Insomma, un sondaggio vintage che potrebbe anche confondere ulteriormente le idee a chi proprio chiare non le ha, ma è anche una maniera per tentare un raffronto di stili e modi diversi di interpretare la cosa pubblica, oltre che essere una riflessione che potrebbe aiutare a trsformare il voto dell’8 e 9 giugno in una scelta più consapevole.
DC - DEMOCRAZIA CRISTIANA
MSI - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO
PCI - PARTITO COMUNISTA ITALIANO
PSI - PARTITO SOCIALISTA ITALIANO
PRI - PARTITO REPUBBLICANO ITALIANO
PSDI - PARTITO SOCIALDEMOCRATICO
PLI - PARTITO LIBERALE ITALIANO
PARTITO RADICALE
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