l'editoriale
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08 Marzo 2023 - 08:00
A distanza di pochi giorni dalla manifestazione anarchica di sabato, le vetrine dei negozi di via della Consolata mostrano ancora uno scenario che ricorda un film post-apocalittico: la brutale violenza di cui sono state vittime le attività commerciali sarà ancora sotto gli occhi di chiunque passi lì davanti. E probabilmente ci vorrà del tempo prima di vederle nuovamente integre, senza scritte che inneggiano all’anarchia, simboli e slogan contro il regime carcerario del 41bis e a favore di Alfredo Cospito.
«Non abbiamo notizie su eventuali risarcimenti del danno: per adesso li anticiperemo noi, come sempre. Confidiamo nella copertura da parte delle assicurazioni: hanno danneggiato tutta la città». Stefano Maritano parla mentre mostra i danni alla vetrina del suo “Nefertiti”, un centro specializzato in estetica a pochi metri dall’obelisco di piazza Savoia: anche il monumento era stato vandalizzato, oggi presenta una copertura di vernice bianca dove gli antagonisti avevano scritto con le bombolette colorate. A pochi metri, poco dopo la sede della Reale Mutua Assicurazioni, dove il corteo si è scatenato colpendo le vetrine con i martelli, conta i danni Francesco Saponaro, responsabile dell’agenzia Tecnocasa: «Stimiamo una cifra sui 3.500 euro: oggi ci cambieranno i vetri ma la riparazione sarà parziale. Ci hanno spaccato anche insegne e cartelli pubblicitari. L’assicurazione coprirà solo in parte. La mia solidarietà va ai colleghi del quartiere, soprattutto a chi non è coperto da una polizza e dovrà ripagarsi tutto da sé. Mi auguro che le istituzioni facciano la loro parte, visto che hanno scelto di farli passare da qui».
https://youtu.be/stdIRsdwMwwIl Comune ha già annunciato che valuterà di costituirsi parte civile e ieri anche il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno che condanna fermamente gli atti di sabato e impegna la Giunta a costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario, devolvendo l’eventuale risarcimento ai soggetti danneggiati. Come Roberta Rivoira, titolare di “Rochebois”, che conta circa 6mila euro di danni: «Sabato sera ci hanno danneggiato dieci delle nostre undici vetrine. E un fumogeno è finito dentro l’ufficio. Abbiamo inoltrato alla compagnia assicurativa la documentazione e i primi preventivi che ci hanno fatto per sistemare tutto. Un perito farà poi la sua valutazione, ma in ogni caso sarà una copertura parziale dei danni e non totale».
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