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LA PROTESTA

Continua il presidio degli Extinction Rebellion in Regione

Dopo il blitz all'alba per depositare un carico di letame, continua l'occupazione dell'atrio del grattacielo al Lingotto

Continua la protesta degli Extinction Rebellion davanti al grattacielo della Regione Piemonte. Poco dopo l'alba un gruppo di militanti aveva scaricato un carico di letame davanti alle porte, per poi occupare la tettoia all'ingresso. Sul posto la polizia e i vigili del fuoco. «Siamo in una crisi idrica gravissima, sintomo di un problema sistemico e ben più ampio, e la Regione Piemonte, insieme al governo italiano, sta letteralmente premendo l’acceleratore verso il collasso climatico».

Uno dei volantini distribuiti da Extinction Rebellion fuori dal grattacielo della Regione

Nel frattempo, mentre vengono distribuiti ai passanti volantini che spiegano le ragioni del blitz, all'interno del grattacielo sono entrati i vigili del fuoco per tentare di convincere i militanti di Extinction Rebellion a lasciare la tettoia del palazzo. Da Roma interviene il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi. «Pochi anni per invertire drasticamente la rotta e dare un futuro alla specie umana» scrive Grimaldi su Instagram. «La Regione Piemonte ne ha già persi almeno quattro. Il Governo si candida a fare lo stesso per i prossimi quattro. Quel letame all’alba mi ricorda di chi si prende la briga di segnalare l'incidente in mezzo alla careggiata munito di un semplice giubbotto catarifrangente. Il 2022 è stato l’anno più caldo e secco in oltre due secoli in Italia, il secondo più caldo in Europa. La neve nell’ultimo decennio è diminuita costantemente. Il Governo ha risposto con innevamento artificiale, mentre continua a stringere accordi sul gas e si dimentica il Pnrr. La pazienza è finita e la pausa caffè anche».

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