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SICUREZZA

Sicurezza sul lavoro, l'appello di Pacileo ai giovani

Pentenero: "Non si può uscire di casa per andare a lavoro e non farvi ritorno"

Diffondere la cultura sulla sicurezza sul lavoro per limitare (altri) incidenti professionali. Questa la missione di “Uscite di Sicurezza”, un progetto che è giunto alla sua sesta edizione e quest’anno è dedicato alle categorie di lavoratori più fragili. Una particolare attenzione anche per i temi legati alla cybersicurezza, vale a dire la sicurezza che riguarda internet ed il mondo del web. La conferenza si è tenuta presso l’Istituto Beccari, dove erano presenti anche alcune classi delle scuole Birago e Bodoni-Paravia. Al tavolo dei relatori, Gianna Pentenero, assessora al Lavoro della Città di Torino e Vincenzo Pacileo, procuratore aggiunto. Ed è proprio Pacileo a fare un appello ai giovani, quelli che sono gli studenti di oggi ed i lavoratori di domani: «In procura arrivano centinaia di segnalazioni ogni anno da parte degli organi di controllo, sulla violazione delle norme di prevenzione. Una diffusissima violazione delle regole create per garantire la sicurezza. Per la maggiore, si tratta dei datori di lavoro e di un’organizzazione aziendale che aggira ed evita le norme ed i dispositivi creati per la sicurezza, spesso per questioni economiche». A conti fatti, i numeri sono presto detti: ogni giorno ci sono 4/5 segnalazioni di reato in materia di sicurezza, 1.400 circa ogni anno nei cantieri e nelle ditte di Torino. Spiega ancora Pacileo: «Alcuni infortuni sono provocati anche dai lavoratori stessi, imprudenze e disattenzioni dovute a situazioni contingenti, la fretta che spesso induce a bypassare le procedure di sicurezza. Per favore: facciamo cultura sulla sicurezza, diffondiamola». Pacileo ha poi espressamente sottolineato che non solo di cronaca nera ed incidenti si dovrebbe parlare, ma anche di «malattie sul lavoro», di tutti quegli operai che spesso «sono venuti a contatto con materiali pericolosi come l’amianto». Gianna Pentenero che ha ricordato il dramma della Thyssenkrupp, dove 7 persone nel 2007 morirono in un terribile rogo, e le tragedie del cinema Statuto e via Genova con i suoi 3 morti nel 2021, ma anche il caso del Darwin, la scuola dove nel crollo di un soffitto nel 2008 perse la vita un ragazzo di 17 anni, Vito Scafidi. «Nel 2023, ci sono stati 75 morti sul lavoro in Piemonte, in Italia sono stati 1040. Non si può accettare che una persona esca di casa e non faccia ritorno. Al lavoro passiamo tre quarti della nostra vita»

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