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TUTTI AL MARE

Autostrade da incubo: ecco l'inferno della A6 Torino-Savona tra code e cantieri

La gita verso la Riviera si trasforma in una odissea dai costi esorbitanti, un viaggio di almeno tre ore passando per Genova

Chi segnala un viaggio più lungo di una mezz’ora abbondante, per via dei cantieri, sembra essere quasi sollevato. Chi ci ha messo un’ora in più, comincia ad avere qualche accesso di rabbia. Chi è arrivato a impiegare oltre tre ore per arrivare da Torino a Cervo Ligure, passando per la A6, non riesce ancora a sbollentare l’ira funesta di una domenica spesa in automobile. Altro che mare. Succede così a chi, ieri mattina, ha puntato la sveglia alle 5 in punto per essere in viaggio alle 7.30 dopo aver consultato i vari portali degli automobilisti, come ViaMichelin, per programmare un percorso senza considerare, sulle prime, che tutti quei “lavori in corso” e “rallentamenti” che puntellavano la mappa lo avrebbero trasformato in una Via Crucis.


Comincia l’odissea
Una delle tante segnalazioni arrivate in redazione nel fine settimana che anticipa il vero weekend da “bollino nero” del prossimo 28 luglio. Un racconto surreale, se si pensa che tra costi di benzina, autostrada e autogrill soltanto il viaggio di andata è costato quasi 80 euro di cui 49,9 tra pedaggi e carburante, senza contare la sosta per rifocillare moglie e pargoli che speravano di non arrivare in spiaggia con il sole a picco dell’ora di pranzo. Tant’è stato, perché dopo 195 chilometri percorsi a singhiozzo e oltre tre ore di viaggio, considerando anche l’ultima coda al casello e l’ingresso sull’Aurelia per raggiungere Cervo, la tanto sognata domenica sul bagnasciuga si trasformerà in una gita “mordi e fuggi” dal costo di circa 300 euro. Altro che la “giornata al mare” cantata da Paolo Conte a cui bastavano mille lire dell’epoca per essere felice.

Altro che relax
Qui si torna a casa furenti. E per capirne le ragioni basta percorrere insieme con il nostro sventurato lettore le tappe di un’odissea automobilistica degna di un racconto del grottesco che comincia sulla Tangenziale Sud di Torino verso la Torino-Savona e prosegue sulla A10 direzione Ventimiglia. Il primo cantiere spunta tra Carmagnola e Marene per la manutenzione della carreggiata e il tachimetro scende da 130 a 80 chilometri all’ora per oltre quindici minuti. L’ipotesi di una prima sosta all’area di servizio “Rio Coloré Est” prima di Mondovì, benché la prole reclami un’ulteriore colazione è un azzardo, meglio procedere prima di incontrare altri ingorghi. Che si trovano a “macchia di leopardo” fino all’arrivo sulla A10 dove, tra Albisola e Varazze le deviazioni tra una corsia e l’altra impongono una velocità ridotta 70 chilometri per quasi una mezz’ora. Un altro quarto d’ora lo si perderà passando per Genova e più del doppio per fermarsi a fare uno spuntino subito dopo Varazze a Piani d’Invrea. Un incubo che, come anticipato, si conclude poco prima dell’ora di pranzo, durato quasi il doppio del normale ad una velocità di crociera media di 75 chilometri orari. Praticamente 120 chilometri in più. Per questo è possibile dire che, sì, il mare è sempre più lontano da Torino. Domani se ne tornerà a discutere in Regione, nel vertice settimanale con i concessionari e fare il punto sulla prima settimana con i cantieri, sospesi nei giorni festivi solo sulla via del ritorno verso il Piemonte ma che proseguiranno, almeno, fino alla fine dell’estate.

E voi avete viaggiato sull'A6? Avete trovato disagi? Scriveteci nei commenti qui sotto l'articolo o attraverso i nostri canali social

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