Cerca

La storia

Dario, il Kobe Bryant di Barriera e i canestri impossibili a 50 anni - IL VIDEO

L’educatore del Michele Rua nel 1997 ha anche sfidato il campione Nba

Numinato Licari, 50 anni, per gli amici di Barriera di Milano e del Michele Rua è semplicemente “Dario”. Ex consigliere di Circoscrizione, ex giocatore amatoriale di pallacanestro, da una vita educatore all’oratorio salesiano dove oltre a occuparsi dei ragazzi non disdegna qualche tiro a canestro con la palla a spicchi. Non normali esibizioni, potremmo infatti chiamarli “canestri impossibili” (o come dice lui stesso “Numi Time”). Lo fa anche davanti a sua figlia Virginia Luz, 8 anni, che con fermezza di polso riprende lo show e quel tiro alla cieca che per molti sarebbe davvero utopia.

Invece Dario si posiziona di spalle al canestro e al primo tentativo fa centro. Virginia gira la telecamera da sinistra verso destra, quasi non ci crede ed esclama esaltata “sei grande papà”. Il campione sorride davanti alla telecamera, non è la prima volta che in quartiere si fa apprezzare per gesta fuori dal comune.

Numinato Licari al Michele Rua

Nel 1997...

Numinato “Dario”, del resto, è conosciuto in Barriera di Milano come «quello che ha battuto Kobe Bryant». Raccontata così sembra una barzelletta, in realtà c’è del vero ma bisogna fare un salto indietro nel tempo. Nel 1997 - vestito all’americana, con i dreadlock e la barba lunga - ha partecipato, come personaggio rivelazione, alle finali di Milano del noto torneo Adidas Streetball. E proprio lì, con un biglietto del treno in tasca e poco altro, ha conosciuto il talento allora 19enne (lo testimonia una foto scattata con una macchinetta usa e getta della Kodak).

Licari mostra le mitiche Crazy 8 di Kobe Bryant

La sfida

«Kobe mi ha lanciato una sfida e io sono riuscito a vincere» racconta Dario, mostrando orgogliosamente il suo trofeo. Un paio di sneakers. Le Crazy 8, le prime scarpe indossate dalla stella Nba in campionato. Kobe Bryant, tragicamente morto nel 2020 a 41 anni in un incidente in elicottero sulla collina di Calabasas, ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo del basket professionistico. «E io, a mio modo - racconta Dario -, cerco di omaggiarlo. Dimostrando che non è solo fortuna...».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.