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Un ospite specuale

Miracolo ad Alassio, una tartaruga caretta depone 100 uova sulla spiaggia

E' accaduto ai Bagni Londra. La gestazione di "Elizabeth" sarà seguita da una telecamera fissa, il count down diventa una festa

E' stata battezzata Queen Elizabeth, in onore della regina Elisabetta e, non poteva essere altrimenti dato che, questo meraviglioso esemplare di tartaruga marina (caretta) ha scelto proprio i bagni Londra di Alassio per deporre le sue preziose uova. E' accaduto domenica scorsa (21 luglio) all'alba, come si evince dal video della telecamera di sorveglianza, e l'operazione è durata oltre un'ora.

Mamma Lizzie è uscita dall'acqua e ha attraversato lo stabilimento fino alla quarta fila dove ha trovato il luogo ideale per mettere al sicuro i propri piccoli, circa 100 uova, che si schiuderanno fra 40/50 giorni, proprio a fine stagione. Ad accorgersi di quanto stava accadendo ai bagni Londra, alcuni passanti e i bagnini che intorno alle 6,30 si sono recati in spiaggia per preparare lo stabilimento.

Da lì, il passaparola è stato immediato tanto che adesso nella città del Muretto non si parla d'altro.

"E' in assoluto la prima volta che sulla spiaggia di Alassio si vede una tartaruga marina della specie delle caretta, era accaduto qualche settimana fa a Laigueglia - spiega Matteo dei bagni Londra -, ma qui mai. Siamo molto felici che ci abbia scelto, anche se, non capiamo bene il motivo per cui si sia fermata sulla nostra spiaggia. L'unica cosa che mi viene in mente è che la nostra area è molto illuminata, forse Elizabeth è stata spinta dalla luce a uscire in questo punto. Una cosa è certa, la qualità della nostra sabbia deve avere molto influito". 

Al momento l'area, ovvero l'ombrellone sotto il quale sono state riposte le uova, è stato messo in sicurezza dalla Gesco del Comune di Alassio e, una squadra di esperti seguirà passo passo la gestazione fino alla schiusa. Un mese e mezzo che Alassio vivrà come un evento tanto che il sindaco Marco Melgrati e il vice sindaco Angelo Galtieri stanno studiando tutta una serie di iniziative dedicate al fatidico count down il quale, inoltre, sarà seguito in diretta grazie a una telecamera fissa. Si parla anche di un contest per dare il nome ai piccoli e fra i turisti, la maggior parte dei quali proprio torinesi, è già partita la sfida.

Ma che cos'è la tartaruga caretta?

Si tratta della tartaruga marina più comune del mar Mediterraneo. Fortemente minacciata in tutto il bacino del Mediterraneo, la specie è diffusa in molti mari del mondo: oltre che negli oceani Atlantico, Indiano e Pacifico, si può trovare nel mar Nero. Respira con il naso, con la bocca, e con un buco che si trova nella parte anteriore del corpo. 

Le tartarughe marine sono animali che si sono adattati alla vita acquatica grazie alla forma allungata del corpo ricoperto da un robusto guscio ed alla presenza di 4 zampe al posto delle pinne come un comune animale marino. Alla nascita è lunga circa 5 cm. La lunghezza di un esemplare adulto è di 80 – 140 cm, con massa variabile tra i 100 ed i 160 kg. La testa è grande, con il rostro molto incurvato. Gli arti sono molto sviluppati, specie gli anteriori, e muniti di due unghie negli individui giovani che si riducono ad una negli adulti.

Ha un carapace di colore rosso marrone, striato di scuro nei giovani esemplari, e un piastrone giallastro, a forma di cuore, spesso con larghe macchie arancioni, dotato di due placche prefrontali ed un becco corneo molto robusto. Lo scudo dorsale del carapace è dotato di cinque coppie di scuti costali; lo scudo frontale singolo porta cinque placche. Ponte laterale fra carapace e piastrone con tre (di rado 4-7) scudi inframarginali a contatto sia con gli scudi marginali che con quelli del piastrone.

Gli esemplari giovani spesso mostrano una carena dorsale dentellata che conferisce un aspetto di "dorso a sega". I maschi si distinguono dalle femmine per la lunga coda che si sviluppa con il raggiungimento della maturità sessuale, che avviene intorno ai 13 anni. Anche le unghie degli arti anteriori nel maschio sono più sviluppate che nella femmina.

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