l'editoriale
Cerca
Dopo l'udienza in Tribunale
09 Giugno 2023 - 13:38
L'avvocato Lorenzo Repetti, difensore di Omar Favaro, parla a margine dell'udienza del Tribunale del Riesame in cui il suo assistito si è difeso dalle accuse di violenze e maltrattamenti in famiglia. E, soprattutto, ha contestato la richiesta di divieto di avvicinamento all'ex moglie.
«Omar ha voluto partecipare personalmente per contestare le accuse, definendole calunniose. Noi abbiamo contestato le argomentazioni espresse dal pubblico ministero nel suo atto di appello (dopo che la richiesta del divieto di avvicinamento è stata respinta al Tribunale di Ivrea, N.d.R.). Riteniamo dimostrato che non ci siano minimamente le esigenze cautelari in un caso come questo dove, tra le altre cose, Omar non vede sua figlia da mesi. Ed è l'aspetto che in questo momento gli fa più male».
In questa vicenda sta sicuramente pesando il passato del 39enne, che nel 2001 uccise con 97 coltellate la madre e il fratellino della sua fidanzata Erika: «Io credo che il passato sia soprattutto strumentalizzato dai media. C'è un cenno del pubblico ministero anche a questo aspetto ma quello che è successo ormai 22 anni fa non ha nulla a che fare con queste vicende. A mio avviso si tratta di una questione molto personale e privata: si inserisce nel contesto di una causa di separazione giudiziale dove vi è alta conflittualità ed entrambi i coniugi chiedono l'affidamento della figlia minore».
Omar non vede la bambina dallo scorso gennaio. Ora vuole un affidamento esclusivo? «No, però c'è stata una battaglia su questa figlia in ambito civilistico. E ricordo che una consulenza tecnica d'ufficio ha sottolineato come entrambi i genitori siano capaci dal punto di vista genitoriale. Ed è quello che m'interessa di più per il mio assistito, che è stato riconosciuto come un buon padre e quindi possa vedere sua figlia».
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..