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NEL GIORNO DELLA MELONI
03 Ottobre 2023 - 20:08
Lanci di uova, cariche della polizia, un paio di studenti feriti e qualche contuso tra le forze dell’ordine. E oltre 60 identificati per i disordini. Si può riassumere così la mattinata di oggi in centro città, con la manifestazione di protesta in occasione della visita della premier Giorgia Meloni. I contestatori - circa 500 - si sono radunati davanti a Palazzo Nuovo alle 9.30, per marciare lungo le vie del centro. Presenti esponenti No Tav, membri di Potere al Popolo e di Cambiare Rotta e diversi militanti del centro sociale Askatasuna, che hanno cercato di raggiungere piazza Carignano, dov’era previsto l’arrivo della premier Meloni, con i poliziotti che però sbarravano gli accessi su via Po. I manifestanti sono riusciti a passare da via delle Rosine e, all’incrocio con via Principe Amedeo, è avvenuto il primo scontro, con una carica di alleggerimento da parte degli agenti. I contestatori hanno quindi proseguito lungo via Giolitti, poi hanno svoltato a destra in via Lagrange - dove hanno lanciato uova all’indirizzo degli agenti - e sono arrivati in piazza Castello. Qui c’è stato il secondo scontro con la polizia, sotto i portici della Prefettura. Il corteo è quindi andato ai Giardini Reali, corso San Maurizio e, infine, sotto la Mole Antonelliana, dove è avvenuta la più dura delle tre cariche.
Bilancio finale, un paio di manifestanti con dei tagli alla testa e quattro agenti dei reparti mobili della polizia feriti. La Digos ha identificato oltre sessanta persone, tra cui diversi militanti del centro sociale Askatasuna. A quanto si apprende gli autonomi, secondo gli investigatori, avrebbero coordinato i momenti violenti durante la manifestazione in centro e i reati ipotizzati vanno da resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, lancio di oggetti pericolosi e manifestazione non autorizzata. Giorgia Meloni, interpellata sugli scontri, ha commentato così: «Se le contestazioni sono dei centri sociali lo considero normale, anzi mi ricorda che sono dalla parte giusta della storia, se si tratta di quelli che insultano le forze dell’ordine e organizzano il racket delle occupazioni abusive. Sembrano centri sociali, non studenti». «Il volto peggiore di Torino si è radunato per contestare la Meloni, cercando di intimidire un governo legittimamente eletto. Noi rispondiamo con i risultati. Da ultimo, il tasso di disoccupazione più basso dal 2009 con mezzo milione di posti di lavoro creati in un anno», afferma Paola Ambrogio, senatrice di Fratelli d’Italia. «Le scene di Torino con i manganelli contro studenti indifesi che protestavano per la passerella di Meloni, non sono degne di un Paese civile e di una democrazia. Il dissenso dev'essere sempre garantito. Piantedosi spieghi al Paese la pessima gestione dell'ordine pubblico», dichiara invece l’onorevole Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico.
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