Cerca

NEL GIORNO DELLA MELONI

Scontri a Torino: 60 identificati - IL VIDEO

Ecco i filmati dei momenti di violenza questa mattina in centro

Lanci di uova, cariche della polizia, un paio di studenti feriti e qualche contuso tra le forze dell’ordine. E oltre 60 identificati per i disordini. Si può riassumere così la mattinata di oggi in centro città, con la manifestazione di protesta in occasione della visita della premier Giorgia Meloni. I contestatori - circa 500 - si sono radunati davanti a Palazzo Nuovo alle 9.30, per marciare lungo le vie del centro. Presenti esponenti No Tav, membri di Potere al Popolo e di Cambiare Rotta e diversi militanti del centro sociale Askatasuna, che hanno cercato di raggiungere piazza Carignano, dov’era previsto l’arrivo della premier Meloni, con i poliziotti che però sbarravano gli accessi su via Po. I manifestanti sono riusciti a passare da via delle Rosine e, all’incrocio con via Principe Amedeo, è avvenuto il primo scontro, con una carica di alleggerimento da parte degli agenti. I contestatori hanno quindi proseguito lungo via Giolitti, poi hanno svoltato a destra in via Lagrange - dove hanno lanciato uova all’indirizzo degli agenti - e sono arrivati in piazza Castello. Qui c’è stato il secondo scontro con la polizia, sotto i portici della Prefettura. Il corteo è quindi andato ai Giardini Reali, corso San Maurizio e, infine, sotto la Mole Antonelliana, dove è avvenuta la più dura delle tre cariche.

Bilancio finale, un paio di manifestanti con dei tagli alla testa e quattro agenti dei reparti mobili della polizia feriti. La Digos ha identificato oltre sessanta persone, tra cui diversi militanti del centro sociale Askatasuna. A quanto si apprende gli autonomi, secondo gli investigatori, avrebbero coordinato i momenti violenti durante la manifestazione in centro e i reati ipotizzati vanno da resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, lancio di oggetti pericolosi e manifestazione non autorizzata. Giorgia Meloni, interpellata sugli scontri, ha commentato così: «Se le contestazioni sono dei centri sociali lo considero normale, anzi mi ricorda che sono dalla parte giusta della storia, se si tratta di quelli che insultano le forze dell’ordine e organizzano il racket delle occupazioni abusive. Sembrano centri sociali, non studenti». «Il volto peggiore di Torino si è radunato per contestare la Meloni, cercando di intimidire un governo legittimamente eletto. Noi rispondiamo con i risultati. Da ultimo, il tasso di disoccupazione più basso dal 2009 con mezzo milione di posti di lavoro creati in un anno», afferma Paola Ambrogio, senatrice di Fratelli d’Italia. «Le scene di Torino con i manganelli contro studenti indifesi che protestavano per la passerella di Meloni, non sono degne di un Paese civile e di una democrazia. Il dissenso dev'essere sempre garantito. Piantedosi spieghi al Paese la pessima gestione dell'ordine pubblico», dichiara invece l’onorevole Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.