«Una strage sfiorata, quel Suv poteva fare un massacro»

Una strage evitata per miracolo. In un bar di periferia e in una mattina qualsiasi, affollata di clienti e mamme di ritorno a casa dopo aver accompagnato i figli a scuola. L’ultimo ordine è stato quello di un cappucino con brioche, accompagnato dal sorriso di chi come ogni mattina frequenta il solito bar per la colazione. Avventori che entrano ed escono, come ogni mattina, scambiano una battuta sulla partita della Juventus e le polemiche di giornata.

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Le drammatiche immagini del momento dell'incidente

Insomma, una mattinata come le altre se non fosse stato per quel macchinone bianco che, poco prima delle nove e mezza, ha sfondato la vetrina del bar travolgendo un tavolino e chiunque si trovasse in quel momento davanti al bancone. «Poteva essere una strage» racconta Simona, appena arrivata a soccorrere la mamma che, proprio in quel momento, si trovava dietro la barra a servire i clienti. Ha ancora le lacrime agli occhi mentre ricostruisce l’accaduto visionando con la polizia municipale i filmati ripresi dalla videocamera di sorveglianza del locale. «Chi era qui ha raccontato di non aver visto granché ma di aver sentito una forte botta, come l’esplosione di una bomba.

C’erano i soliti clienti, clienti abituali che vengono qui a far colazione tutte le mattine. Solitamente, però, fuori dal locale a quell’ora ci sono le mamme che hanno appena accompagnato i bambini a scuola». Un miracolo che non si trovassero lì. «Altrimenti le ammazzava tutte». Poteva essere una strage, insomma. E basta osservare le immagini dell’incidente per capire come il destino ci abbia messo più dello “zampino” in questa vicenda drammatica.

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Questa mattina alle 9,30, in via de Maistre angolo via Pisacane a Torino