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L'INTERVISTA VIDEO

Pentenero dopo lo scandalo Gallo: "Lavoriamo sulle liste. Ragionamento serio su Salizzoni"

La candidata dei dem alle regionali commenta la bufera che ha colpito il partito

«La mia non è una candidatura finta. Ci ho messo la faccia e gioco per vincere». La bufera sta travolgendo la classe dirigente del Pd Piemontese, ma la candidata dei dem in Piemonte, Gianna Pentenero vuole tenere la barra dritta. «Gli ostacoli vanno saltati per arrivare dritti alla meta» spiega, in occasione del lancio della campagna elettorale di Diego Sarno al Teatro Superga di Nichelino. «Una delle grandi difficoltà del Partito democratico è questo agire con modalità correntizie, che non pagano e non hanno contenuti».
Pentenero, come giudica la decisione di Raffaele Gallo di ritirarsi dalla competizione elettorale?
«Credo che sia un segnale da leggere positivamente. Non penso sia stato facile per lui. Immagino anzi che sia stato un passaggio doloroso. Alla persona va il mio abbraccio».




Come nasce questa decisione?

«È frutto di una discussione interna ovviamente. Iniziamo oggi a fare anche altri ragionamenti».
Di che tipo?
«C’è la consapevolezza che occorre cambiare marcia e indirizzo. Si è determinato un contesto che ha visto lavorare insieme sia la segretaria nazionale che quella regionale e provinciale».
A che lavoro si riferisce?
«Mi riferisco al lavoro sulla lista di Torino, che deve essere presentata e va completata al più presto. Devono essere messe in evidenza le migliori qualità degli uomini e delle donne che compongono il Partito democratico».
State ragionando su un nome per sostituire Gallo come capolista?
«Noi dobbiamo rispondere in fretta a una situazione complessa. Lo abbiamo fatto con questo primo passaggio. Per i successivi serve tempo».
Torna in campo l’opzione di candidare il campione di preferenze Mauro Salizzoni?
«Il nome di Salizzoni potrebbe essere oggi un elemento di discussione».
Anche il sindaco Paolo Montagna ha riconosce a Salizzoni un ruolo al di là delle correnti. Lo ha definito al servizio di tutto il Pd. Può essere lui il nome sintesi di cui il Partito ha bisogno in questo momento?
«Di endorsement per Salizzoni ne sono arrivati tanti, ma è una riflessione che va fatta in modo serio e approfondito. Credo si debba tenere anche un atteggiamento di rispetto nei confronti delle persone. Chiedo delicatezza nell’affrontare questo tema».



C’è chi parla di commissariamento del Partito democratico in seguito allo scandalo Gallo. Lei cosa ne pensa?
«Penso che un primo piccolo passo sia stato fatto. E ne verranno altri. Non mi riferisco nello specifico al commissariamento, sia chiaro. Ma se ci saranno altri passi necessari da fare, li faremo»
Ne ha parlato con la segretaria Elly Schlein?
«Siamo state sempre in contatto in questi giorni, ma non si è discusso di commissariamento».
E a Giuseppe Conte cosa direbbe?
«Che se vuole parlare di programmi e contenuti per trovare un punto di incontro, può farlo».

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