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L'EVENTO
02 Giugno 2024 - 18:27
Chiese e palazzi, giardini e ville. E poi terrazze, scuole, scali ferroviari e cascine. Ecco la settima edizione di Open House. Torino apre le sue porte al pubblico permettendo ai visitatori di scoprire la ricchezza dell’architettura e del paesaggio urbano cittadino. E quest’anno ci sono tante “prime volte”.
Tante “prime volte”
Tornato a risplendere dopo un anno di lavori, per un progetto che ha avuto come capofila l’associazione Aief (che ha sede proprio nel castello) e 50 partner sostenitori, il Castello di Lucento di via Pianezza è uno dei pezzi forti di questa edizione. Nato a Medioevo ancora in corso, passa ai Savoia nel Cinquecento, per poi cambiare proprietà più volte. Nel 1706 vive il suo momento di gloria come roccaforte sabauda durante l’assedio. E dopo la riqualificazione, per la prima volta potrà essere visitato nell’ambito di Open House. Così come per la prima volta si aprono le porte di Villa Rey, in zona Madonna del Pilone, sede dell’Asi. E poi ancora, una new entry è il convento appena restaurato della chiesa di San Barnaba, in strada Castello di Mirafiori, visitabile durante il tour di Borgata Mirafiori e del Mausoleo della Bela Rosin. Ancora, torinesi e turisti scopriranno in anteprima la Gipsoteca di via Orvieto, con duemila anni di capolavori in gesso (riproduzioni) delle più famose sculture al mondo come il David di Michelangelo, l’Auriga di Delfi, le Veneri di Canova e la Nike di Samotracia.
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