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L'ENERGIA
29 Giugno 2024 - 08:20
L’orologio sul comodino si ferma. Dall’esterno gli antifurto iniziano a strillare. La lavatrice si blocca. È un black out. Li conoscono bene i torinesi, vittime in media di «due guasti al giorno» durante l’arco dell’anno. «Per far fronte ai picchi estivi abbiamo raddoppiano le squadre di pronto intervento» fa sapere l’ingegner Emiliano Roggero, direttore responsabile della distribuzione energia elettrica di Ireti. «Il Piano per l’estate è già partito» aggiunge mentre, alle sue spalle, i monitor della sala di controllo mostrano il sistema elettrico che alimenta l’intera città.
Centro di controllo
La centrale di telecontrollo di via Pianezza è aperta 24 ore su 24 e sette giorni su sette. Ha il compito di vigilare sugli oltre 2.700 chilometri di cavi che portano corrente di media tensione in tutta Torino. Sono oltre 3mila invece i chilometri deputati alla distribuzione della bassa tensione, che arriva direttamente nelle case. «Da questa sala controlliamo la distribuzione urbana a Torino, Parma e Vercelli» precisa l’ingegner Roggero. In questi spazi lavorano i tecnici che controllano l’evoluzione del carico lungo la rete e - soprattutto - intervengono in caso di guasti e disservizi.
I black out
Nella maggior parte dei casi, l’interruzione di corrente che porta ai black out è da ricondurre a un guasto sulla linea di media tensione. In particolare, sui giunti che collegano i cavi tra loro. «Sono decine di migliaia e servono per collegare i cavi in serie» spiega Roggero. Il giunto, per sua natura, è un punto di discontinuità lungo la rete e per questo risulta maggiormente vulnerabile in alcune condizioni. L’incremento del carico elettrico da un lato e il terreno (più secco durante l’estate) che rende difficile la dispersione del calore, dall’altro, aumentano lo stress sui giunti. «È un principio di elettrotecnica - sottolinea l’esperto -. Se aumenta la corrente il giunto si scalda». Se a questo si aggiunge un terreno che non consente la dispersione del calore il gioco è fatto. «Nella prima parte di giugno il tempo è stato clemente e quindi non ci sono stati disservizi importanti» rassicura Roggero. «È ovvio però che l’incremento del carico dovuto all’aumento delle temperature potrebbe provocare dei guasti» prosegue.
Il Piano Estate
Da anni Iren attiva il cosiddetto Piano Estate per far fronte ai picchi estivi. «Ha una duplice natura - fa sapere ancora Roggero -. Da un lato, vengono fatte una serie di manutenzioni specifiche sui cavi. Si tratta principalmente di ispezioni e termografie. Dall’altro, si predispone un servizio rafforzato di monitoraggio e incremento della capacità di risposta ai guasti». Aumenta così il numero dei tecnici adibiti alla ricerca dei problemi e sulle riparazione. «Raddoppiamo anche le squadre operative pronte a intervenire» conclude Roggero.
630 milioni per ammodernare la rete
Intere famiglie in smart working, le colonnine domestiche per la ricarica delle auto elettriche, condizionatori, condomini da cui sono spariti bombole e gas. L’esigenza di elettrificazione a Torino (come nel resto d’Italia) si sta facendo di anno in anno sempre maggiore. Anche la rete elettrica, di contro, è chiamata a rispondere a una richiesta crescente di energia. Come? Rafforzando la rete e incrementando il numero delle cabine di distribuzione. In questo contesto si colloca l’intervento di “resilienza” sulla rete messo in campo da Ireti, nell’ambito dei fondi del Pnrr. «Rinnoviamo intere dorsali» spiega l’ingegnere Emiliano Roggero. «Attraverso un attento monitoraggio della rete sono stati definiti i driver su cui intervenire. Si tratta di linee vecchie, con molti giunti o su cui insistono parecchie utenze» prosegue il direttore distribuzione energia elettrica Ireti, ricordando come ogni anno, a Torino, vengano rinnovati circa 50 chilometri di cavo. «Utilizziamo dei cavi particolari che hanno una maggiore capacità di portare carico e un isolamento più consistente» aggiunge.
Va nella direzione dell’ammodernamento, anche l’investimento dell’azienda pari a circa 630 milioni di euro, da qui al 2030. Nel dettaglio, si interverrà per il rinnovo della rete e la realizzazione di nuove cabine (tra cui quella dell’area stazione Bramante)
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