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L'iniziativa

Corso Verona, taglio del nastro per la nuova ciclabile - IL VIDEO

Creati nuovi attraversamenti pedonali, cancellato il vecchio parcheggio

Una riqualificazione che ha permesso di rendere un’area più vivibile, «sottraendolo a un parcheggio che per cinquant’anni è stato a dir poco selvaggio e restituendo uno spazio aulico, sicuro e confortevole, adatto alla mobilità attiva e che i cittadini possano utilizzare per recarsi a scuola e al lavoro». Questo il commento, soddisfatto, del presidente della Circoscrizione 7 Luca Deri, presente all’inaugurazione della nuova pista ciclabile di corso Verona.

L'intervent

Un intervento finanziato da fondi React Eu per 900mila euro, che hanno dato la possibilità di realizzare 500 metri di pista su entrambi i lati del corso. Uno degli investimenti che stanno cambiando il volto di Borgo Rossini. La pista, che permette di collegare lungo Dora Firenze con via Perugia, non è solo un intervento di moderazione del traffico e di mobilità dolce, ma «anche di abbattimento delle barriere architettoniche» ha sottolineato l’assessora alla Viabilità Chiara Foglietta.

Sono infatti stati creati nuovi attraversamenti pedonali agli angoli delle intersezioni viabili con pavimentazione in rilievo per aiutare l’attraversamento delle persone portatrici di disabilità visive. Non solo, sono stati piantumati venti nuovi alberi e disposti parcheggi in linea.

La riqualificazione

«Tutte le volte che noi andiamo ad intervenire non è solo, come pensano alcuni, per dare fastidio alle auto – ha spiegato ancora l’assessora –, ma per rendere più inclusiva tutta la città. Per renderla accogliente per i bambini, per gli anziani, per le persona con disabilità. E per aiutare l’incentivazione della mobilità attiva».

Un piccolo percorso che collega la zona «al campus universitario Einaudi che tanto ne aveva bisogno – ha fatto notare Foglietta – e che favorirà gli spostamenti casa lavoro, casa scuola». «Ce ne saranno tanti altri», ha detto ancora l’assessora.
Presente all’inaugurazione anche il coordinatore alla Mobilità e all’Ambiente della Sette, Giuseppe Piras. «Questo è un quartiere che sta avendo grandi trasformazioni, in meglio. Tramite le trasformazioni immaginiamo una città a misura di persona – ha commentato il coordinatore –. Le infrastrutture non soltanto sono utili e un modo per mettere ordine, ma possono delineare un’immagine di una Torino più a misura di persona».

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