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IL CASO

La ruota panoramica non conquista: «Non è una priorità per Torino» (IL VIDEO)

I torinesi perplessi sulla scelta della location. «Potrebbe danneggiare il parco e il circolo»

Una ruota panoramica per ammirare Torino dall’alto? Bella idea, in teoria. In pratica, i torinesi non sembrano convinti. «Credo siano altre le priorità della città» commenta Giovanna, mentre porta a passeggio il cane proprio nel parco intitolato a Leone Ginzburg dove, nei prossimi mesi, dovrebbe essere installata la nuova ruota. «Non dico che sia una cattiva idea, ma forse avrebbero potuto scegliere una location migliore. Penso ai giardini di Italia ‘61, ad esempio» prosegue la donna. «Così avrebbero riqualificato un luogo abbandonato della città, senza turbare la pace di questa bella area verde in pieno centro» conclude. Poco distante, un gruppetto di ragazze olandesi mangia un panino all’ombra di un albero. «Vi piacerebbe che ci fosse qui una ruota panoramica?» domandiamo. Ci guardano incerte. «Non so, non ci interessa molto» risponde una. «Cercavamo il contatto con la natura».

Nonostante molti guardino con entusiasmo all’arrivo della nuova attrazione, non mancano le perplessità. «Potrebbe portare un nuovo impulso a Torino, ma siamo sicuri che verrà fatto tutto come si deve? Attirerà turismo?» domanda, Walid maestro di tennis. «Penso ad esempio agli aspetti legati al marketing e alla promozione». Sarebbe meglio «concentrare l’attenzione dell’amministrazione su altri temi» secondo Emanuela. «La ruota panoramica ci sta benissimo nel contesto di una città che vuole diventare sempre più importante a livello di crescita turistica, ma forse sarebbe stato meglio posizionarla al parco del Valentino». Avanza dei dubbi sulla location individuata dal Comune anche Roberto. «Potrebbe creare problemi al circolo di canottaggio dell’Esperia» spiega. «A febbraio arriveranno qui oltre 4mila atleti per la grande manifestazione sul Po. Stiamo già pensando a come fare per rimediare al problema».



Non è la prima volta che a Torino si parla di realizzare una ruota panoramica. Il primo progetto risale al 2011, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. All’epoca l’area designata era quella del parco del Valentino. Ipotesi poi accantonata per veto della stessa Soprintendenza. In ogni caso, il cantiere del Pnrr oggi renderebbe impossibile pensare alla ruota nel parco di San Salvario.

«Al rinvio del Tav il Comune di Torino risponde con una ruota panoramica?»
Quando si parla di ruota panoramica non si discute solo di prospettiva o della possibilità che la struttura possa deturpare la vista dal monte dei Cappuccini. La questione è anche - e forse soprattutto - di opportunità politica. «Da alcuni giorni la Telt ha comunicato che il Tav entrerà in funzione solo alla fine del 2033 e che, contemporaneamente, l’allungamento dei tempi comporterà l’aumento dei costi di 2,5 miliardi di euro» ha ricordato il leader Sì Tav Mino Giachino. «E il Comune di Torino annuncia con grande fanfara che porterà a Torino una grande ruota panoramica per aumentare l’arrivo dei turisti dalla cintura di Torino e dalle campagne» sottolinea. «Rispetto ai ritardi, in cui il Pd ha colpe evidenti, della entrata in funzione della Tav, l’opera più importante per i prossimi cento anni che a Torino porterà milioni di turisti internazionali e tanta logistica, l’amministrazione comunale invece di convocare la Telt il Governo e i francesi, pensa a una grande ruota panoramica?» domanda provocatoriamente. «Mi chiedo se sia già stata acquisita la disponibilità di qualche imprenditore disponibile a sostenere un investimento così importante» pone la questione il consigliere di Forza Italia Domenico Garcea. «Auspico che gli esercenti dello spettacolo viaggiante del nostro territorio, che vede la città di Torino al primo posto nella classifica nazionale per numero di licenze attive, possano essere coinvolti, mettendo al servizio dell’amministrazione la loro competenza ed esperienza».
Pone l’accento sull’impatto dell’opera sul paesaggio il capogruppo dei Cinque Stelle Andrea Russi. «Sembra che l’area individuata da Lo Russo siano i giardini Ginzburg, ai piedi del Monte dei Cappuccini. La Ruota, secondo quanto riportato dai giornali, sarebbe alta almeno 50 metri e su un dislivello totale di circa 60 metri fra i giardini e il monte, impatterebbe fortemente su uno degli scorci più belli e più fotografati di Torino, soprattutto dai Murazzi» spiega Russi. Non solo, «come diretta conseguenza , anche la vista su Torino dal Monte dei Cappuccini, anche questa una delle più belle e fotografate della città, verrebbe almeno parzialmente ostruita dalla ruota». Russi si dice «non sono ideologicamente contrario all’installazione di una ruota panoramica», ma di certo il Monte dei Cappuccini, uno dei luoghi più amati dai torinesi, «merita di essere preservato e così anche il paesaggio che lo circonda» conclude il consigliere. Il dibattito è aperto e così la polemica dell’estate torinese è servita. 

Si tornò poi a parlare di ruota panoramica lo scorso anno (questa volta presso i Giardini Reali) prendendo anche in esame l’ipotesi di piazzare la struttura in piazza Vittorio dove, storicamente, si insediavano le giostre. Anche questa idea venne presto scartata per via dell’impatto che la struttura avrebbe sul contesto urbano circostante e per un problema legato al peso della ruota. Ora la città avvierà un avviso pubblico in attesa che arrivino offerte private per mettere in atto il progetto. Nel 2023 manifestarono il loro interesse sia la Thewheel Srl che la Presidentgame. È solo questione di tempo.

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