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Torino Film Festival

TFF, a tu per tu con Angelina Jolie: ecco cosa ci ha detto GUARDA IL VIDEO

L'arrivo dell'attrice americana al festival e le parole commosse per Baricco: "Ho cucinato per lui"

Cappotto beige, capelli lunghi biondi posti di lato, come ama presentarsi in pubblico da sempre. Bellissima, angelica come recita il suo nome, Angelina Jolie è giunta all’incontro con Alessandro Baricco puntuale come un orologio svizzero. Alle 15 di questa domenica soleggiata di novembre è arrivata alla Cavallerizza Reale, dove ad attenderla c’erano già lo scrittore torinese, il direttore del Torino Film Festival Giulio Base che l’ha fortemente voluta in città, il presidente del Museo del Cinema Enzo Ghigo, il direttore Carlo Chatrian e i giornalisti giunti da ogni parte d’Italia.

L’occasione della sua visita sotto la Mole, la presentazione in anteprima all’Ideal del suo nome film “Without blood”, tratto dal romanzo di Alessandro Baricco, evento clou del secondo giorno del Tff.

“Sono una grande ammiratrice della scrittura di Baricco da tantissimo tempo, ho letto otto anni fa questo racconto. Scrivere con così tanta chiarezza, con linguaggio cinematografico, quasi come un regista, è immagine di dipingere con le sue parole. Quando l'ho letto ho ritenuto uno studio sull'umanità di ciascuno di noi, una discussione importante e necessaria oggi più che mai, ho fatto il possibile per adattare questo racconto cercando di essere il più fedele possibile alla scrittura originale, non l'ho modificato molto” ha spiegato commossa la bellissima attrice, regista e produttrice americana, una delle donne più influenti d’America, la quinta attrice più pagata al mondo.

E, poi, le parole commosse di Alessandro Baricco: “Sono cose strane e magiche che possono avvenire nella vita di uno che fa un mestiere magico, mi manda una mail, come se te la mandasse Jessica Rabbit o Topolino, mai creduto che lei esistesse veramente. Con grande intelligenza, mi ha invitato a casa sua a Los Angeles, lei ovviamente non abita in una casa, più in alto di tutte, Cecil B. De Mille, che ha inventato Hollywood, da Torino a lì viaggetto dell'anima, spostare il culo non vuol dire nulla, spostare l'anima sì. Lei ha reso tutto facile, ha cucinato spaghetti (non male, che sorpresa) Noi scrittori quando vediamo un film non è mai quello che avevamo nella nostra testa, in questo caso sì. Ci ha fatto vedere un pre-montato di una scena, di una violenza tremenda, ci siamo commossi tutti. Ancora adesso mi commuove ripensandoci. Il film non l'ho ancora visto dentro un cinema, dove bisogna vederlo”.

“Vi rendete conto che ho cucinato per Baricco?” Ha sdrammatizzato poi una commossa e onorata Angelina, orgogliosa del lavoro fatto con Baricco: “Come artista studio il comportamento umano, non è che io cerchi tanto la sofferenza degli altri ma trovo che le persone che hanno maggiormente sofferto abbiano una maggior comprensione della vita, portano saggezza e profondità, famiglie dei rifugiati per esempio mi hanno insegnato molto. Quando vogliamo comprendere come riusciamo a superare gli ostacoli, coloro che sono stati privati di tanto hanno tanto da insegnarci”.

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