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LA PROTESTA

5mila operai in corteo, metalmeccanici in sciopero per il contratto

I lavoratori chiedono la ripresa della trattativa: "Non ci fermeremo di fronte all'irresponsabilità degli imprenditori"

A Torino, i metalmeccanici sono scesi in piazza per un' imponente manifestazione, chiedendo la ripresa della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale. Con uno striscione che recita "Senza contratto si sciopera. Per il salario, per l'orario, per la sicurezza, per la solidarietà

Durante la manifestazione, hanno preso la parola diversi delegati sindacali, tra cui il segretario della Fiom torinese, Edi Lazzi, e quello della Uilm, Luigi Paone. La protesta si è conclusa con l'intervento di Ferdinando Uliano, leader della Fim Cisl, che ha ribadito la ferma volontà dei lavoratori di non fermarsi davanti alla "irresponsabilità degli imprenditori".

"Stiamo chiedendo di riaprire il tavolo, sono undici mesi che abbiamo presentato la piattaforma. Non ci hanno risposto sulle questioni salariali e normative", ha dichiarato Uliano. "È inaccettabile che gli imprenditori trattino così i lavoratori, che già soffrono a causa della crisi, soprattutto nei settori come quello automobilistico". Secondo Uliano, il contratto nazionale è fondamentale per rispondere alle difficoltà economiche, soprattutto in un contesto dove l'inflazione erode i salari, e deve essere visto come uno strumento di coesione sociale per rafforzare le risposte alle difficoltà del Paese.

Questa manifestazione fa parte di uno sciopero generale di otto ore indetto a livello nazionale per chiedere risposte concrete e urgenti riguardo alle condizioni di lavoro e alle richieste salariali, con l'obiettivo di rafforzare la solidarietà tra i lavoratori e ottenere il rinnovo del contratto collettivo.

Adesioni nel torinese

  • Webasto: 90%, linee praticamente ferme
  • Avio Rivalta: officine vuote, 90% operai
  • Leonardo Caselle: entrati pochissimi operai, 95%
  • Marelli ALI 1° turno: 70%
  • Denso: 80%
  • Farid: 90%
  • Valvital Agliè: 70%
  • Tenneco Cuorgnè: 90%
  • Sata Valperga: 70%
  • Magna Olsa: 90%
  • Tr Europe: 90%
  • Icsa: 65%

Questi numeri testimoniano una partecipazione massiccia allo sciopero, segnale chiaro del malcontento diffuso tra i lavoratori del settore metalmeccanico. I sindacati ribadiscono che senza un accordo equo sul contratto nazionale, le mobilitazioni continueranno con maggiore intensità.

Dichiara Luigi Paone, segretario generale UILM Torino: "Lo sciopero di oggi è per rivendicare l'apertura del tavolo di trattativa con gli industriali, che riguarda 2 milioni di lavoratori metalmeccanici per i quali questo contratto è fondamentale. Riteniamo che in questo momento di difficoltà del Paese, occorra puntare su salario e orario: aumentando il potere d'acquisto dei lavoratori si fa ripartire il mercato interno, diminuendo l'orario si riduce la cassa integrazione e redistribuendo il lavoro riduce l'utilizzo degli ammortizzatori sociali. Alla nostra controparte chiediamo che venga inserita una percentuale massima di somministrazione per ridurre il precariato e dare un futuro ai giovani. Il nostro contratto non rappresenta un semplice aumento di salario, ma l'idea di Paese che noi abbiamo."

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