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Il caso

Borse di studio Edisu, AVS incalza la Giunta: “Copertura confermata, ma restano incerti i tempi”

Regione Piemonte garantisce il 100% delle borse Edisu, ma i ritardi nei pagamenti e i 4mila idonei non beneficiari preoccupano gli studenti

Edisu Piemonte 2025/26: 105 milioni stanziati per le borse di studio

Regione Piemonte conferma l’impegno a garantire la copertura del 100% degli studenti idonei alle borse di studio Edisu, ma sui tempi di erogazione restano ancora ombre. È quanto emerso dal question time discusso ieri in Consiglio regionale, presentato dalla capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra Alice Ravinale.

«La conferma della copertura integrale degli idonei è una notizia importante e tutt’altro che scontata – ha commentato Ravinale – ma resta l’incertezza sui tempi di pagamento, un problema che già lo scorso anno aveva portato a una forte mobilitazione studentesca».

Secondo i dati illustrati in aula, per l’anno accademico 2025/2026 le domande presentate sono state 20.153. Ma di queste, circa un sesto (4.069 studenti) risulta oggi idoneo ma non beneficiario, a cui si aggiungono 2.250 studenti con valutazione sospesa fino alle graduatorie di inizio 2026, compresi 329 iscritti al semestre filtro di Medicina.

Il nodo principale resta quello della liquidazione della prima rata delle borse, che dovrebbe avvenire nel mese di dicembre. «Alla domanda sulle risorse già disponibili nelle casse di Edisu e sui tempi di pagamento – ha sottolineato Ravinale – non è arrivata una risposta chiara, né in commissione né oggi in aula. I ritardi mettono in difficoltà migliaia di studenti che devono sostenere spese immediate, a partire dagli affitti».

Sul fronte della Giunta, la vicepresidente e assessora al Diritto allo Studio Elena Chiorino ha ribadito la volontà politica di finanziare tutte le borse. Il fabbisogno complessivo per il prossimo anno accademico ammonta a circa 110 milioni di euro, in aumento rispetto ai 102 milioni dello scorso anno, a fronte di un incremento degli aventi diritto di oltre 1.500 unità.

Le risorse già disponibili ammontano a 87,7 milioni di euro, cui si aggiungeranno circa 10,5 milioni di fondi Pnrr e ulteriori stanziamenti che saranno definiti con l’approvazione del bilancio regionale. «Il diritto allo studio non è uno slogan, ma una scelta politica concreta», ha dichiarato Chiorino.

Ravinale annuncia però che l’attenzione resterà alta: «Continueremo a vigilare durante la discussione del bilancio di gennaio, perché senza tempi certi di erogazione la copertura formale rischia di restare sulla carta. Una Regione che vuole definirsi a vocazione universitaria deve garantire rispetto e certezze agli studenti».

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