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GRANDI OPERE

Parco della Salute, via ai lavori entro un anno: «Le previsioni non cambiano, sarà pronto nel 2027»

Prima "cabina di regia" del commissario Marco Corsini con Cirio e Lo Russo: «Usciamo dal pantano della burocrazia». Il progetto costerà 450 milioni di euro, un terzo finanziato dallo Stato. Ma resta in campo l'ipotesi di rifare la gara

Potrebbero partire entro un anno i lavori per il Parco della Salute e della Scienza. Appena terminata la prima “cabina di regia” con il Comune di Torino e la Regione Piemonte, il commissario straordinario nominato dal Governo, l’avvocato Marco Corsini, la considera una possibilità concreta dopo la fase di stallo che, da più di un anno, vede ferma la progettazione al “dialogo competitivo” tra imprese. Una procedura che ha fatto «impantanare» nelle pastoie burocratiche la nascita della struttura che prenderà il posto di Molinette

«Progetti come questi arrivano non così spesso nella vita di una città. Il Parco della Salute e della Scienza di Torino è molto di più di un progetto sanitario o un presidio ospedaliero ma è una visione di futuro, un progetto di polo sanitario, di ricerca universitaria e industriale nel campo del “biotech”» dichiarano il sindaco Stefano Lorusso e il governatore Alberto Cirio. «L’arrivo del commissario rappresenta un momento importantissimo per la vicenda del Parco della Salute, un progetto ambizioso nato tempo fa e che si è incagliato negli ultimi anni per difficoltà procedurali e di mercato, un mercato che ha visto lievitare le spese delle materie prime. Ora siamo in grado di sbloccare la procedura, grazie a questo procedimento straordinario di commissariamento reso possibile dal governo e dalle norme europee». Corsini si è detto colpito della «concordia istituzionale su una materia così delicata e importante, che supera ogni diversità di posizionamento politico». Da qui la disamina dello stato dell’arte dell’opera, su cui entro fine novembre dovrà essere presa una decisione sul fatto di ripetere o meno la gara o scegliere altre soluzioni per evitare di perdere il cofinanziamento dello Stato su un progetto da 450 milioni di euro, “fermato” per via del rincaro dei materiali e la lievitazione dei costi che, secondo l’attuale normativa, avrebbe potuto far saltare l’intera procedura che vede già due imprese interessate ai lavori. «Sto esaminando le carte ed è una situazione molto complessa da cui dobbiamo arrivare allo sblocco delle risorse. In questo momento i soldi ci sono e anche tanti, Il problema è come spenderli» ha aggiunto Corsini.

«Non siamo nuovi a procedure convergenti di questo tipo basta pensare a come abbiamo sbloccato la situazione della Città della Salute di Novara» ha evidenziato Cirio. «È una questione che non ci spaventa, oggi i soldi ci sono e il commissariamento rende tutto anche meno difficile». Circa l’eventualità di una rimodulazione dei bandi il commissario Corsini non si è voluto esprimere, ma ha sottolineato che è «sicuro» che rimarrà una procedura comporta il coinvolgimento di risorse private soprattutto nella gestione. «Siamo molto fiduciosi anche per il fatto che il progetto non ha subito alcun ridimensionamento. È finita l’era dei tagli al servizio sanitario assoggettato alla finanza. La prima data della “road map”, se così possiamo dire, sarà il 28 novembre, nell’ambito del disegno dei finanziamenti pubblici».

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