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Da ridere

Paolo Cevoli: quando "Andavo ai 100 all'ora"

E' lo spettacolo in scena la Teatro della Concordia di Venaria sabato 24 febbraio

Paolo Cevoli

Paolo Cevoli

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“Andavo ai 100 all’ora” cantava Gianni Morandi nel 1962, una velocità che all’epoca sembrava un’impresa. Oggi, in autostrada, se tieni quell’andatura, ti suonano il clacson anche i camion. I tempi sono cambiati, i ritmi hanno accelerato e proprio di questo parla Paolo Cevoli nello spettacolo, che dal singolo di Morandi prende il nome e che andrà in scena al Teatro della Concordia di Venaria, sabato 24 febbraio alle 21. Classe 1958, nonno di due nipotini, Cevoli immagina di raccontare ai figli dei suoi figli com’era la vita quando era bambino. Nel 1962 non c’era internet, i telefoni avevano la rotella, la tv era in bianco e nero e non esistevano il politicamente corretto, la raccolta differenziata e gli apericena.

Sul palco l’attore ripercorre le tappe di un’epoca passata, con i suoi riti e i suoi modi di dire: anni in cui si giocava per strada, ci si incontrava al bar sotto casa e si guardava il telegiornale tutti insieme. E racconta tutto questo con ironia e leggerezza, facendo ridere il pubblico ma regalandogli anche uno spunto di riflessione. Cevoli non dà risposte definitive così come non vuole dire per forza che “una volta era meglio”, ma ci lascia con qualche suggerimento e soprattutto con la voglia di sorridere della vita.

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