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L'OPERA LIRICA PUCCINIANA

La scandalosa "Madama Butterfly" per il gran finale al Teatro Regio

Dieci le recite in programma sul palco del teatro operistico di Torino

La scandalosa "Madama Butterfly" per il gran finale al Teatro Regio

Tutto pronto per la messa in scena di "Madama Butterfly"

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La storia di Madama Butterfly «è basata su una vicenda di quello che oggi si chiama turismo sessuale». Così l’ha letta Damiano Michieletto che nel novembre del 2010 firmò per il Teatro Regio la regia del capolavoro pucciniano, ripreso nel febbraio 2012 e del 2014. In questo storico allestimento “Madama Butterfly” andrà ora in scena nel teatro di piazza Castello per l’ultimo appuntamento della stagione d’opera del Regio.

Una scena dello spettacolo che andrà in scena fino al prossimo 27 giugno in piazza Castello

Nelle 10 recite in programma da stasera e fino al 27 giugno, con l’Orchestra e il Coro del Teatro diretti dal maestro Dmitri Jurowski e il Coro istruito da Andrea Secchi, il dramma giapponese del compositore toscano avrà le voci del soprano armeno Lianna Haroutounian, nelle vesti di Cio-cio-san, e del tenore kosovaro Rame Lahaj in quelle del tenente americano F.B. Pinkerton, che spezza il cuore della geisha bambina, da lui ribattezzata in inglese Butterfly. «Il libretto ci dice che Cio-cio-san è una ragazza di quindici anni - è ancora il regista - che, caduta in miseria, viene venduta da un sensale a un americano sconosciuto, che per cento yen l’ottiene in sposa. Non è un matrimonio: è una compra-vendita».

La particolare scenografia della "Madama Butterfly"

Come appunto quella del turismo sessuale. Provocatorio come sempre, Michieletto abbandona kimoni, ventagli o altri simboli classici del Paese del Sol Levante, sposta l’azione ai giorni nostri, in una metropoli asiatica, e mette al centro della scena una piccola stanza di plexiglass, la casa-prigione di Butterfly, la teca per collezionare un rarissimo esemplare di farfalla. Tutto intorno cartelli pubblicitari, venditori ambulanti, luci al neon. In quella teca si consuma la vicenda di Cio-cio-san, non più geisha ma prostituta, che, sedotta, abbandonata, umiliata, alla fine si spara un colpo in testa. Del cast fanno parte, tra gli altri, Damiano Salerno, Ksenia Chubunova, Massimiliano Chiarolla, Michele Patti, Daniel Giulianini, Rocco Lia.

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