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Allarme sicurezza
19 Ottobre 2023 - 13:38
Maxi blitz all'alba delle forze dell'ordine in lungo Stura Lazio, presso i terreni di proprietà dell'azienda Iveco. Polizia, carabinieri, vigili e finanza hanno blindato l'area a due passi dall'ex campo rom abusivo.
I sequestri
Le forze dell'ordine hanno sequestrato una decina di auto e altrettanti terreni trasformati in casette abusive. Orti abusivi a due passi dal fiume diventati rifugi di fortuna con delle mini-serre nascoste tra le piante. In queste ore è in programma, oltre allo sgombero, anche l'abbattimento delle baracche.
«Dopo il produttivo rapporto di collaborazione instauratosi due anni fa, per avviare gli iter di pulizia con l’azienda Iveco - spiegano il presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto, e la coordinatrice all'Ambiente, Giulia Zaccaro -, siamo arrivati oggi a un’importante messaggio nei confronti degli abusivi: inizia lo sgombero dei terreni e si proseguirà con l'abbattimento delle costruzioni abusive presenti».
«Lo sgombero e i sequestri avvenuti questa mattina al campo rom - dichiara l'assessore alle Politiche sociali della Regione Piemonte Maurizio Marrone -, sono una vittoria per il territorio, segno che combattere gli insediamenti abusivi è possibile, serve la volontà politica di farlo. Da tempo denunciavamo una situazione insostenibile, con roghi e degrado, che in alcuni casi avevano obbligato lo stabilimento Iveco a chiudere e mandare a casa i propri dipendenti a causa dei fumi tossici. Ringrazio le forze dell'ordine per essere intervenute in maniera importante».
La punta dell'iceberg
L’ultima occupazione lungo lo Stura, iniziata anni fa, è solo la punta di un iceberg. Agli sgomberi dei campi nomadi della città (eccezion fatta per strada Aeroporto, ancora in piedi) non sono seguiti i progetti di riqualificazione tanto invocati. Così in lungo Stura, via Germagnano e corso Tazzoli il tempo si è come fermato all’improvviso.
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