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IL PROGETTO
11 Marzo 2024 - 17:19
Un nuovo reparto di Medicina Interna per i pazienti dei Pronto Soccorso e l'avveniristica Biobanca in cui sarà possibile congelare i tessuti dei pazienti. Sono i due progetti, il primo già realizzato e operativo, presentati questa mattina all'Istituto di Candiolo-Irccs, alla presenza del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, guidato da Allegra Agnelli, presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.
IL REPARTO DI MEDICINA INTERNA
Il nuovo reparto di Medicina Interna è formato da venti stanze attrezzate con apparecchiature di ultima generazione per il ricovero dei pazienti oncologici con complicanze mediche acute, in particolare soggetti con problematiche di tipo cardio-respiratorio. Il progetto, finanziato con 400mila euro dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, è stato realizzato in collaborazione con l’Azienda Zero del Servizio Sanitario Regionale e in questo primo periodo di attività due terzi dei pazienti ricoverati sono giunti da strutture sanitarie "esterne" (in un terzo dei casi si è trattato di pazienti già ricoverati presso altri reparti dell’Istituto).
«Abbiamo deciso di offrire un’assistenza specialistica per pazienti oncologici in un reparto dedicato nell’ottica del decongestionamento dei pronto soccorso» spiega il direttore del nuovo reparto, il professor Alberto Milan.
«Ancora una volta Candiolo si conferma un’eccellenza della sanità piemontese, come dimostra il nuovo reparto che mette a disposizione posti letto per accogliere i pazienti provenienti dai pronto soccorso di Torino e provincia» commenta il governatore del Piemonte, Alberto Cirio.
«Continua il piano di sviluppo dell’Istituto di Candiolo, finalizzato a garantire cure sempre più moderne ed efficaci ai malati di tumore» spiega Allegra Agnelli, presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro: «Dopo la chiusura dei lavori di Oncolab, della Centrale Tecnologica e di Recycle Lab, Cantiere Candiolo procede secondo i tempi prefissati».
LA BIOBANCA
Dalle vetrate dell’Istituto si vedono già i nastri bianchi e rossi che delimitano il perimetro su cui sorgerà la futura Biobanca, un edificio realizzato su 2.900 metri quadrati, distribuiti su tre piani, affacciato sul parco, la cui realizzazione è stata finanziata dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro con un investimento di circa 8 milioni di euro. I lavori dovrebbero iniziare entro fine anno e la fine del cantiere è prevista nel 2025.
Il nuovo centro raccoglierà, conserverà e distribuirà materiale biologico umano che permetterà studi avanzati sui tumori. «Le cellule tumorali e i cosiddetti organoidi, vere e proprie copie in miniatura dei tumori originari, saranno crio-congelati in azoto liquido e potranno essere scongelati mantenendo intatte tutte le loro caratteristiche vitali e riutilizzati anche per lo studio dell’effetto e dell’efficacia di nuovi farmaci oncologici» spiega la professoressa Anna Sapino, direttrice scientifica dll’Istituto.
«Si tratta della Biobanca più grande d'Italia e d’Europa con queste caratteristiche» sottolinea il direttore dell’Irccs, Gianmarco Sala.
IL PROGETTO
Il progetto prevede, al piano terra un’area criogenica e un’area dedicata ai congelatori, laboratori e aree comuni. Il primo piano avrà studi medici e altre aree comuni. L’ultimo piano è destinato a ospitare il vano tecnico, dove saranno installate le apparecchiature a servizio della Biobanca, che rappresenta il secondo lotto di Cantiere Candiolo. Il primo è stato infatti terminato lo scorso mese di gennaio con l’Oncolab, 3mila metri quadrati di laboratori di ricerca dove si studiano nuove soluzioni farmacologiche per la cura dei tumori.
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LE NUOVE APPARECCHIATURE
Intanto, grazie alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e ai tanti sostenitori, l’Istituto di Candiolo - Irccs si arricchisce di nuove apparecchiature: è in arrivo dagli Stati Uniti la seconda Tomotherapy di ultima generazione (investimento di circa 3,5 milioni di euro, come la “gemella” macchina già in funzione) e nel Reparto di Radioterapia si sta ultimando lo speciale bunker idoneo a ospitarla. È un macchinario che consente di ridurre sensibilmente i tempi di trattamento con una precisione sempre maggiore. È in arrivo ed entrerà in funzione nei prossimi mesi, inoltre, una nuova Pet-Tac, strumento all’avanguardia per la diagnostica delle malattie tumorali.
LA GENEROSITA' DELLA FONDAZIONE
Nel 2023 la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, grazie alle donazioni, ha potuto destinare, nel 2023, oltre 20 milioni di euro all’Istituto che ora attende anche l’arrivo dagli Stati Uniti della seconda Tomoteraia ( 3,5 milioni di euro), "gemella" di quella già presente, che verrà ospitata in uno speciale “Bunker” in fase di costruzione nel reparto di Radioterapia. Attesa anche una nuova Pet-Tac, strumento all’avanguardia per la diagnostica delle malattie tumorali.
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