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Ai funerali di Delon non c'è Claudia Cardinale: "Paralizzata dal dolore"

Esequie private alla presenza dei tre figli, il "Gattopardo" sepolto accanto ai suoi cani

«A causa del troppo dolore», Claudia Cardinale non ha partecipato al funerale di Alain Delon nella cappella privata della proprietà dell’attore a Douchy (Loiret). Delon, morto la scorsa domenica all’età di 88 anni, è stato sepolto ieri in privato al termine di una cerimonia celebrata dall’ex vescovo Jean-Michel Di Falco, a lungo considerato il cappellano delle celebrità. Presenti i tre figli dell’attore: Anthony, Anouchka e Alain-Fabien. Delon è stato sepolto intorno alle 17, come desiderava: a casa, vicino ai suoi cani. L’attore francese, scomparso dopo una sfibrante malattia, non voleva niente di solenne, ma aspirava solo a riposare insieme ai suoi adorati cani. Porte chiuse invece alla controversa compagna-badante, Hiromi Rollin, bandita dalla famiglia. Prima di essere cacciata dalla tenuta di Douchy nel 2023, accusata di abusi e circonvenzione di incapace, viste anche le gravi condizioni in cui viveva Delon a causa di un linfoma. Proprio domenica in un’intervista a Le Figaro la donna aveva rivelato che i due avevano continuato a sentirsi e si era detta devastata perché le era stato impedito di dirgli addio. Da giorni si rincorrevano varie ipotesi sui funerali di Delon, tra i numerosi ammiratori accorsi a deporre fiori al cancello della sua tenuta che speravano di potergli rendere l’ultimo omaggio.

L’ipotesi di organizzare una cerimonia di ricordo più estesa, in un secondo momento (forse a settembre), resta ancora in piedi, ma per le esequie la famiglia aveva deciso per un rito a porte chiuse. Nella cappella della proprietà La Brulerie, nella Valle della Loira, acquistata da Delon nel 1971, e dove ha vissuto negli ultimi 50 anni. L’officiante, monsignor Jean-Michel Di Falco, ex vescovo di 82 anni, che nel 2017 aveva già celebrato i funerali dell’attrice Mireille Darc, compagna di Delon per quindici anni che visse con lui a Douchy. Il “Gattopardo” aveva parlato della sua fede in un’intervista, confidando la sua forte devozione per la vergine Maria («La donna con cui parlo di più»). L’icona del cinema francese riposerà con i suoi 35 cani, ma non con Loubo. Il pastore belga che “amava con un figlio” non sarà sottoposto a eutanasia, come aveva chiesto Delon per portarlo con sé nella tomba. «Ha una casa e una famiglia», ha comunicato la Fondazione Brigitte Bardot, che si occupa della protezione degli animali e che ha preso in affido l’animale per volontà della sua fondatrice, l’attrice francese icona come Delon di un’intera epoca cinematografica.

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