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24 Agosto 2024 - 19:59
«A causa del troppo dolore», Claudia Cardinale non ha partecipato al funerale di Alain Delon nella cappella privata della proprietà dell’attore a Douchy (Loiret). Delon, morto la scorsa domenica all’età di 88 anni, è stato sepolto ieri in privato al termine di una cerimonia celebrata dall’ex vescovo Jean-Michel Di Falco, a lungo considerato il cappellano delle celebrità. Presenti i tre figli dell’attore: Anthony, Anouchka e Alain-Fabien. Delon è stato sepolto intorno alle 17, come desiderava: a casa, vicino ai suoi cani. L’attore francese, scomparso dopo una sfibrante malattia, non voleva niente di solenne, ma aspirava solo a riposare insieme ai suoi adorati cani. Porte chiuse invece alla controversa compagna-badante, Hiromi Rollin, bandita dalla famiglia. Prima di essere cacciata dalla tenuta di Douchy nel 2023, accusata di abusi e circonvenzione di incapace, viste anche le gravi condizioni in cui viveva Delon a causa di un linfoma. Proprio domenica in un’intervista a Le Figaro la donna aveva rivelato che i due avevano continuato a sentirsi e si era detta devastata perché le era stato impedito di dirgli addio. Da giorni si rincorrevano varie ipotesi sui funerali di Delon, tra i numerosi ammiratori accorsi a deporre fiori al cancello della sua tenuta che speravano di potergli rendere l’ultimo omaggio.
L’ipotesi di organizzare una cerimonia di ricordo più estesa, in un secondo momento (forse a settembre), resta ancora in piedi, ma per le esequie la famiglia aveva deciso per un rito a porte chiuse. Nella cappella della proprietà La Brulerie, nella Valle della Loira, acquistata da Delon nel 1971, e dove ha vissuto negli ultimi 50 anni. L’officiante, monsignor Jean-Michel Di Falco, ex vescovo di 82 anni, che nel 2017 aveva già celebrato i funerali dell’attrice Mireille Darc, compagna di Delon per quindici anni che visse con lui a Douchy. Il “Gattopardo” aveva parlato della sua fede in un’intervista, confidando la sua forte devozione per la vergine Maria («La donna con cui parlo di più»). L’icona del cinema francese riposerà con i suoi 35 cani, ma non con Loubo. Il pastore belga che “amava con un figlio” non sarà sottoposto a eutanasia, come aveva chiesto Delon per portarlo con sé nella tomba. «Ha una casa e una famiglia», ha comunicato la Fondazione Brigitte Bardot, che si occupa della protezione degli animali e che ha preso in affido l’animale per volontà della sua fondatrice, l’attrice francese icona come Delon di un’intera epoca cinematografica.
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