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Emozioni in un click

Torino città da selfie e i turisti si scoprono influencer e tiktoker

Dal Monte dei Cappuccini fino alla Mole Antonelliana e alle piazze auliche: ecco i luoghi più gettonati dai visitatori “social”

«Tienimi la borsa, non sta bene che si veda in foto», chiede Sofia al fidanzato prima di alzare il braccio sopra la proprio testa e, telefonino alla mano, modalità fotocamera, scattarsi l’ennesimo selfie della mattinata con vista su Torino. È il Monte dei Cappucci, il roof su piazza Vittorio dal quale ammirare tutto il centro su cui sovrasta la Mole Antonelliana, uno dei luoghi preferiti dai turisti, ma non solo, desiderosi di immortalarsi fra le tante meraviglie artistiche e architettoniche che offre il capoluogo sabaudo.
Bastano una manciata di minuti in visita lassù per capirlo dato il via vai di persone, molte delle quali giunte in cima alla salita che parte da corso Fiume esclusivamente per scattarsi il fatidico autoritratto. Ricordi di famiglia, di grandi amori che si spera non finiscano mai.


E che dire della ressa sotto la Mole Antonelliana, sede del Museo del Cinema, davanti al cui ingresso di via Montebello si fa la fila pur di realizzare il selfie dei selfie, quello al cospetto di uno degli edifici più alti d’Italia. Farlo entrare tutto in una foto sembra impossibile ma, con un po’ di mosse strane, ecco che l’impresa è fatta e i like sulla propria pagina social sono assicurati. Bella, elegante, sede di molti dei musei più importanti al mondo, l’Egizio in primis, Torino si riscopre grazie al turismo e al totale ritorno alla normalità, città da selfie, location d’eccezione per anonimi influencer, set perfetto per improvvisati tiktoker. Una moda, una mania altamente contagiosa alla quale pochi, pochissimi riescono a resistere. È la comunicazione ai tempi della cultura moderna.

L’emozione 2.0. La bellezza immortalata in un clic, e poi via, inviata in una manciata di secondi sui social e a gruppi di amici. Il modo migliore per aggiornare uno “stato”. E dopo la Mole, le piazze Castello, San Carlo, i salotti sabaudi in grado di lasciare a bocca aperta chiunque vi giunga dalle strette vie del centro. Un raggio di sole, una vetrina con le griffe, un monumento. E via, il selfie è servito.
(foto di Giulio Lapone)

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