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CHIERI

Il funerale di Edoardo, il 17enne che sognava di giocare a basket

Questa mattina l'ultimo saluto a Edoardo Baj, tra le lacrime dei parenti, della fidanzata e dei suoi amici

«Quando giocate a basket o siete sugli sci, continuate a ricordare Edo con un bel sorriso». Anche il cielo piange questa mattina a Chieri, durante il funerale del giovane Edoardo Baj, scomparso sabato a soli 17 anni. Soffriva di problemi cardiaci, un malore se l’è portato via mentre era in montagna. 

Non basta la parrocchia di San Luigi Gonzaga per contenere le centinaia di persone arrivate a dargli l’ultimo saluto. Molte restano sul sagrato e, alla fine della funzione, ascoltano sotto gli ombrelli le parole di papà Gabriele e mamma Luciana Quarà. «Ricordate Edo con un bel sorriso – intervengono commossi – In questi giorni, in tanti ci avete fatto sentire il vostro affetto. Un'amica ci ha detto: “Edo non era solo amico dei miei figli, ma anche mio amico”. Vi ringraziamo per la vostra vicinanza». Studiava al Pininfarina di Moncalieri, la sua passione più grande era la pallacanestro. Inizi con la Pallacanestro Moncalieri, poi Unione Basket Collinare e Baldisport, che domenica mattina ha reso nota la tragica scomparsa. Per ricordarlo, i suoi compagni di squadra indossano le divise delle loro società.  Edoardo continuava ad allenarsi nella squadra Under 19, ma da qualche tempo non poteva più partecipare alle partite. Uno stop imposto da quei problemi cardiaci che stava provando a risolvere, con il sogno di tornare a gareggiare il prima possibile.

«Il basket era il tuo sogno più grande – lo ricorda la fidanzata Sofia – Sono grata alla vita per averti conosciuto. Siamo legati da un braccialetto che nessuno potrà mai toglierci». Con la famiglia, condivideva la passione per la montagna. Studiava all’istituto Pininfarina di Moncalieri, che raggiungeva con il treno dalla stazione di Chieri. «Tutte le mattine, la corsa delle 7,20 – prova a trattenere le lacrime il migliore amico di Edoardo – La nostra amicizia era nata per caso, nei corridoi delle scuole medie. Con te la vita era più semplice. Ora non smettere di sorridere e di giocare a pallacanestro». Al termine della funzione, gli amici liberano alcuni palloncini bianchi e blu. Lacrime e silenzio, sotto la pioggia incessante, nel dolore per una vita conclusa troppo presto, prima ancora di diventare maggiorenne. 

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