l'editoriale
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05 Febbraio 2022 - 12:59
Continuano le indagini della squadra di polizia giudiziaria del commissariato Mirafiori: dopo gli arresti di dicembre di due pusher trovati in possesso di oltre un chilo di cocaina e di una pistola rubata, mercoledì i poliziotti hanno arrestato altri due spacciatori, classe 1969 e 1980. Notevole la quantità di polvere bianca ritrovata e sequestrata: quattro chili e 850 grammi di cocaina purissima, che avrebbe fruttato al dettaglio quasi 400mila euro.
L’operazione si aggancia agli arresti precedenti: nelle fasi di osservazione e pedinamento che a dicembre avevano portato in carcere gli altri due spacciatori, gli investigatori avevano annotato diverse informazioni utili. Amicizie, contatti, clienti. Utilizzatori abituali, ma anche spacciatori al dettaglio.
Il quartiere è sempre Mirafiori, dove forse anche a seguito delle restrizioni dovute alla pandemia, il traffico di droga sembra essere aumentato; dopo aver inquadrato un paio di personaggi evidentemente di buon calibro, sono iniziati anche per loro i servizi dedicati. Si è arrivati a un alloggio di via Paoli. È qui che vengono a rifornirsi i clienti: un viavai continuo. La tecnica, sempre la stessa: il cliente citofona, uno dei due inquilini (entrambi di nazionalità dominicana) scende per la consegna, l’altro resta in casa con il carico e controlla dal balcone che non ci siano forze dell’ordine in arrivo, pronto eventualmente a far sparire tutto.
Fino a mercoledì pomeriggio, quando, per la consegna a un cliente, uno dei due spacciatori si è spostato di un isolato ed è stato perso di vista dal complice. È’ a questo punto che i poliziotti del commissariato Mirafiori hanno deciso di intervenire. Dopo aver avvicinato il "fattorino della droga", 52 anni, arrivato ormai su corso Unione Sovietica, lo hanno bloccato nonostante un tentativo di fuga.
L’uomo non ha avuto il tempo di avvisare il connazionale che lo attendeva a casa. Proprio con le sue chiavi, permetterà l’ingresso agli investigatori nello stabile e nell’appartamento ormai conosciuti. Il complice aspettava tranquillo, sdraiato sul letto, il rientro dell’amico; ma stavolta questi era in compagnia dei poliziotti, che non ci hanno messo molto a perquisire l’appartamento. Dentro alcuni cassetti della stanza da letto e in cucina, hanno trovato quasi cinque chili di cocaina divisa in panetti e in parte già in ovuli da spacciare. E poi una bilancia di precisione, cellophane per il confezionamento e soldi, parecchi: duemila euro, probabilmente l’incasso di quel pomeriggio. Un panetto dei quattro era ricoperto di caffè in polvere probabilmente per ingannare i cani antidroga ai controlli in aeroporto.
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