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Lo sfogo dei residenti
17 Marzo 2024 - 11:20
Il portone del palazzo, appena sistemato, è durato un giorno. La porta dell’appartamento solo qualche ora: «Ma sono anni che subiamo minacce e viviamo nella paura: perché nessuno fa qualcosa? Aspettano che quella gente ammazzi qualcuno o che noi ci facciamo giustizia da soli?».
A sfogarsi sono i residenti delle case Fiat di via Capuana 2, nel quartiere di Mirafiori sud. Un palazzo di sette piani dove quasi tutti gli appartamenti sono stati riscattati dai residenti, a parte i quattro gestiti dall’Agenzia territoriale per la casa (Atc). In uno di questi, al secondo piano, vive regolarmente una famiglia di etnia sinti.
«Sono incivili che fanno tutto quello che vogliono, senza che nessuno faccia mai niente - attaccano i residenti - Sono in regola ma non pagano l’affitto e tengono l’alloggio in condizioni pietose. Il problema è che abbiamo paura per noi e per i nostri figli: hanno accumulato di tutto in cantina, facendo anche i loro bisogni. Qualche mese fa sono bruciati anche i loro furgoni in cortile e, se gli diciamo qualcosa, rispondono con le minacce: “Ti prendo a coltellate”. A uno hanno tirato un carrello della spesa dal balcone».
Gli ultimi episodi risalgono alle scorse ore: venerdì sera, intorno alle 21, è scoppiata una rissa davanti al portone, distrutto poche ore dopo essere stato sostituito. In frantumi anche il vetro della porta dell’ascensore, rimasta macchiata di sangue, mentre quattro auto parcheggiate sono state prese a calci e danneggiate. Dopo le denunce dei residenti, sono intervenuti Atc, polizia municipale e fabbro per sistemare temporaneamente portone e ascensore, oltre a richiudere la porta dell’appartamento.
I residenti avrebbero dovuto chiedere le chiavi all’Agenzia, invece hanno sfondato la porta e sono rientrati in casa: «E’ un atto di violenza inaccettabile, che ci indigna e ci preoccupa - ammette Emilio Bolla, presidente di Atc - Non si tratta solo di vandalismo, ormai siamo di fronte ad attacchi al senso di sicurezza e alla serenità della comunità. E’ evidente come sia necessario rafforzare la sicurezza, attraverso un sostegno alle forze dell’ordine e la collaborazione dei residenti, per garantire che simili atti di violenza non si ripetano e che i responsabili siano assicurati alla giustizia».
Interviene Alessandro Nucera, consigliere di Circoscrizione: «Questo episodio conferma come l’assegnazione delle case popolari ai nomadi non funzionano, a Mirafiori come in altre zone di Torino. Queste persone sono protagonisti di atteggiamenti intollerabili da anni, parleremo con Atc e con la Città per trovare una soluzione. Io voglio anche fare un esposto all’Asl per le condizioni igieniche di quell’appartamento».
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