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il caso

Nel giardino hanno vinto i pusher: «Siepi tagliate per la droga. Abbiamo perso tutto il verde»

Rabbia tra i residenti dopo l'eliminazione di arbusti, siepi e roseti. Motivo? Gli spacciatori nascondevano lo stupefacente

Il giardino dell'ex Venchi Unica, nella Circoscrizione 3

Il giardino dell'ex Venchi Unica, nella Circoscrizione 3

Hanno vinto i pusher. E’ successo all’ex Venchi Unica, dove c’è un giardino che aveva siepi, roseti, arbusti. All’improvviso, i tecnici del Verde della Circoscrizione 3 hanno fatto piazza pulita. Tutto raso al suolo, con le proteste dei residenti che hanno scritto a Circoscrizione e Comune. La risposta, arrivata dall’Ufficio tecnico circoscrizionale, ha lasciato sbigottiti gli abitanti: «L’operazione è stata decisa per far fronte alle segnalazioni di microcriminalità nella zona, incentivata dall'eccessiva copertura vegetale che limitava la visuale». Tradotto, gli arbusti erano una manna per i pusher, che nascondevano la droga in mezzo al verde. Così, per rendere la vita più difficile agli spacciatori, si è deciso di eliminare il verde, impoverendo ancora di più il giardino dell’ex Venchi Unica. La Circoscrizione ha poi spiegato che l’eliminazione delle siepi si è resa necessaria «perché molte piante risultavano decadenti ed incomplete a causa di frequenti eventi di siccità, determinando un ricettacolo di immondizie di ogni genere difficilmente rimovibili dagli addetti Amiat».

Tralasciando il fatto che in Piemonte nel 2024 ha piovuto come non accadeva da 50 anni, quello che ha lasciato basiti i residenti del quartiere è il fatto che, anziché fare qualcosa per aumentare i controlli contro lo spaccio, si sia preferito spazzare via un sacco di piante da un giardino. Detto che la Circoscrizione 3 all’ambiente ci tiene e ha appena lanciato il progetto “Ama il tuo quartiere” alla ricerca di sponsor per migliorare le aree verdi. «Forse non tutti i parchi vengono trattati allo stesso modo», lamentano i residenti che hanno anche inviato tramite l’avvocato Gianluca Nargiso, una mail all’Associazione Consumatori Adoc Piemonte.

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